I GIUDICI SCRITTORI

 

Avv. Giovanni Falci

Interessante e riuscita manifestazione a Torraca dove, nella magnifica cornice del Castello baronale dei Palamolla e precisamente nel giardino con al centro una fontana, si è svolta un incontro dal titolo “i giudici scrittori”.

Con il patrocinio del Comune e della Pro Loco di Torraca e con quello del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano su di una idea dell’avv. Giovanni Falci, si sono presentati tre libri e si è quindi e voluto per uscire dal solito schema della presentazione del libro alla presenza del suo autore.

I tre autori dei libri presenti con le loro opere, la dott.ssa Anna Allegro, il dott. Matteo Claudio Zarrella e il dott. Roberto Ricciardi, hanno in comune il fatto di essere Giudici, chi in pensione e chi ancora in servizio.

Ma, a prescindere, o forse proprio per questa loro comune origine professionale, c’è anche qualcos’altro che li accomuna.

I tre libri, infatti, sono diversi come generi: c’è il libro autobiografico della dott.ssa Allegro; quello storico del dott. Zarrella; e quello di fantasia del dott. Ricciardi.

Eppure, in tutte e tre le opere, c’è una parola e un concetto che li unisce.VERITÀ.

C’è quella “verità reale e verità processuale” di cui parla la dott.ssa Allegro; c’è quell’ esercizio della “giustizia in nome della verità” che Ricciardi fa dire al suo PM Bernardini; c’è la verità come interrogativo, la verità più completa, di cui parla Zarrella.

Per ognuna delle opere c’è stato un relatore che si è intrattenuto a discutere del libro.

Per “l’Asino e la Gazzella” il prof. Corrado Limongi ha svolto una interessante relazione evidenziando l’aspetto anche pedagogico del libro e il senso di schiettezza contenuto, anzi “dichiarato” dal Presidente Allegro in una nota del libro: “anche il giudice è un essere umano”.

Per “l’uomo che faceva volare i gabbiani”, l’on.le Tino Iannuzzi, dopo un interessante apprezzamento per i piccoli borghi come è appunto Torraca che dopo l’esperienza Covid 19 tornano ad essere ancora di più al centro della rinnovata vita sociale, ha commentato la difficoltà del giudicare che traspare dal libro del Presidente Ricciardi.

Per “Quid est veritas?” l’avv. Giovanni Falci ha evidenziato l’attualità di quel processo a Gesù rappresentato magistralmente dal Presidente Zarrella, inteso come il processo ingiusto che porta alla condanna dell’innocente. Si è poi soffermato anche con spunti sul concetto di verità e sulla figura di Ponzio Pilato.

Ha concluso l’evento il commento dei tre autori che, per la particolarità della serata, più che parlare del loro libro, hanno parlato di quello dei colleghi, giudici e scrittori.

La grande affluenza di pubblico a causa delle disposizioni anti Covid non ha consentito la partecipazione a tutte le persone intervenute che in parte non hanno potuto entrare nel castello e in parte hanno ascoltato le relazioni all’interno delle sale del maniero per poter rispettare il distanziamento sociale.

 

Il “bagno di folla” in una sera di agosto per un evento culturale ha dimostrato, come ha detto nel suo saluto, il dott. Tommaso Pellegrino Presidente del Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, la voglia di cultura dopo l’esperienza della pandemia e del relativo isolamento.

Del resto lo diceva Epitteto nelle sue “dissertazioni” che “l’uomo colto è libero” e la vera cultura non è un accumulo di dati come spesso oggi accade con internet, ma è mobilitazione della conoscenza che è simile a un campo fertile che attende di essere seminato.

I tre libri presentati e il commento dei tre autori hanno nutrito l’anima di tutti i presenti prendendo il posto delle “sagre” frequenti negli anni scorsi e oggi non più possibili che nutrono solo il corpo dei partecipanti.

 

 

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