Elezioni 2020: Sassano, quando la politica non sceglie ?

 

Aldo Bianchini

SASSANO – La notizia che a Sassano (SA) la sera di domenica 6 settembre 2020 è stata presentata al pubblico la lista SASSO SANO guidata da Domenico Rubino (medico – primario urologo), con una manifestazione-comizio ottimamente organizzata e professionalmente guidata dal giornalista Pierino Cusati, rimane fine a se stessa; cioè rimane come una notizia di cronaca e niente più. Si fa viva, però, l’attesa nei prossimi giorni (forse venerdì 11 settembre) della manifestazione-comizio  dell’altra lista con candidato sindaco Antonio D’Amato (ingegnere e attuale vice sindaco). La gente, insomma, vuole capire da quale parte stare

La politica, o meglio chi intende fare politica, deve scegliere; quando non lo fa rischia di non essere credibile per l’elettore medio che è, poi, la maggioranza del corpo elettorale; una maggioranza che esige discorsi e scelte chiare e precise.

Questo il principio generale della politica; nello specifico l’altra sera la gente accorsa in massa nella piazza centrale di Sassano si aspettava, forse, che il candidato sindaco della lista “Sasso Sano”, Domenico Rubino (detto Mimì), annunciasse tra le altre cose anche la scelta da parte della sua lista del nominativo da appoggiare e sostenere nella corsa verso il Consiglio Regionale visto e considerato che da Sassano sono partite due precise candidature: Tommaso Pellegrino per Italia Viva e Valentino Di Brizzi per la Lega; entrambi nati a cresciuti a Sassano.

Ma Rubino ha scelto di non scegliere e la presenza contestuale in Piazza del candidato al Consiglio Regionale Corrado Matera (accompagnato dai suoi sostenitori, il sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone, il sindaco di Teggiano Michele Di Candia, il vice sindaco di Padula Michela Cimino e da Mario Trezza di Teggiano ed altri –presente forse occasionalmente anche il sindaco di Monte San Giacomo Raffaele Accetta-) è rimasta sospesa nel limbo; a detta di tanti Matera si aspettava o di salire sul palco o almeno un saluto dal palco, anche perché nella lista di Sasso Sano c’è il suo referente Gianfranco Cavallone. L’invito a salire sul palco o il semplice saluto non sono arrivati; probabilmente per tenere buoni tutti quegli elettori che hanno già deciso di votare per i compaesani Pellegrino e Di Brizzi alla Regione. Per dovere di cronaca va aggiunto che la presenza di Matera in piazza sarebbe stata assolutamente sconosciuta al candidato sindaco Rubino; da qui alcune successive piccole frecciate al curaro:

chi ha organizzato e pianificato la presenza di tanti politici che sostengono Corrado Matera in piazza a Sassano ?

e perchè Matera, che non è uno sprovveduto, era arrivato senza una precisa organizzazione ?

Questo l’unico momento di difficoltà che ha caratterizzato, comunque, una manifestazione molto ben fatta, come da tempo non se ne vedevano in zona; oltretutto alla guida della serata è stato, finalmente, chiamato un giornalista di vaglia qual è Pierino Cusati.

Tutti i candidati hanno parlato spiegando il loro impegno per la comunità sassanese; su tutti, a mio personalissimo avviso, è spiccata la presenza della giovanissima Maria Francesca Romanelli (già indicata come assessore nel caso di vittoria) che si è imposta all’attenzione di tutti per la sua verve politica e per la sua spontanea dialettica che sul piano mediatico è molto efficace.

Ora un po’ tutti, con il fiato sospeso, nell’attesa di venerdì sera quando su quello stesso palco saliranno gli esponenti della lista “Sassano ancora si può” con candidato sindaco Antonio D’Amato; nell’approccio verso la cittadinanza partono con un vantaggio reale perché già conoscono i due temi principali e scottanti della campagna elettorale di Rubino (puc e raccolta rifiuti).

Sarà capace Antonio D’Amato, con i suoi candidati consiglieri, di entrare in quei due temi principali per spiegarli dettagliatamente al pubblico ?

Sarà anche sfruttata l’ingombrante presenza in piazza di Corrado Matera che potrebbe portare maggiori consensi del previsto alla lista di D’Amato ?

Di sicuro c’è il fatto che l’elettore medio sassanese è molto sensibile alla scelta di concittadini per il consiglio regionale, come ha dimostrato nel 2005 con il plebiscito in favore di Vincenzo Cammarano (allora candidato alla Regione con i Verdi) che ora è schierato nella lista di Rubino.

In definitiva come reagirà il corpo elettorale alla “non scelta”, sul piano regionale, di una lista che, ancora oggi, appare avvantaggiata per il risultato finale rispetto all’altra ?

Le risposte, probabilmente, le capiremo soltanto fra qualche giorno.

 

 

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