CORONAVIRUS: da Vessicchio a De Luca … la caduta di stile di Gramellini

Aldo Bianchini

Nella foto: a sinistra l'on. Vincenzo De Luca (presidente della Regione Campania) - a destra Massimo Gramellini (giornalista e scrittore che a partire dall'autunno 2016, conduce il programma Le parole della settimana in onda il fine settimana, prima di Che tempo che fa su Rai/3; programma che qualche mese fa ha ospitato anche De Luca).

SALERNO – Massimo Gramellini è un giornalista, scrittore e conduttore televisivo italiano, vicedirettore ed editorialista del Corriere della Sera.

Ogni mattina centellina “Il caffè” (questo il nome della rubrica) con i tantissimi lettori del Corsera e con i suoi brevi e contenuti editoriali illumina non soltanto il mondo del giornalismo ma anche, se non soprattutto, quello reale che viviamo ogni giorno.

Ho sempre molto apprezzato gli editoriali di Gramellini con le “sue parole nella tazzina” e spesso ho preso spunto dai suoi scritti per allargare le sue considerazioni e calarle in sede locale; ricordo, per fare un esempio, l’ottimo editoriale sul giornalista agropolese Sergio Vessicchio (quello che aveva apostrofato malamente una guardalinee donna nel corso di una telecronaca calcistica) con cui toccò, a mio parere, l’apice della letteratura pura applicata al giornalismo.

Era il 26 marzo del 2019 e sull’accaduto Gramellini scrisse: Sarebbe facile prendere le distanze da Vessicchio. Facile e auto assolutorio. Lui è il simbolo spudorato di qualcosa che riguarda anche me. Quel diavoletto sempre pronto a spuntare, appena qualche donna pretende di spiegare il fuorigioco, o un maschio si illumina parlando di pannolini … verrebbe da parafrasare Giorgio Gaber: non mi preoccupa Vessicchio in sé, ma il  Vessicchio che è in me”.

Non c’è che dire, un approfondimento di poche righe che stigmatizza una situazione (quella relativa al mondo delle donne ed alla parità di genere) che essendo dentro di noi viene vissuta davvero a 360° senza dare molto peso all’essenza dell’uomo e della donna.

 

Ieri mattina 24 ottobre 2020, però, Gramellini mi ha deluso con il suo approfondimento dedicato al nostro governatore con il titolo “La lastra di De Luca” dopo che De Luca aveva mostrato in tv la lastra dei polmoni di un trentasettenne ricoverato al Cotugno di Napoli con il Covid.

Gramellini è stato, sempre per il mio modo di pensare, è stato eccessivamente brusco con De Luca dimostrando così di non conoscere fino in fondo il governatore-kaimano che sicuramente non aveva nelle sue intenzioni alcuna volontà di “spaventare i suoi amministrati più giovani, ritenendo la paura il migliore antidoto contro il diffondersi del contagio” (parole di Gramellini), semmai sperava di richiamare l’attenzione di tutti su cosa verosimilmente può accadere con il Covid anche alle giovani generazioni.

Dunque Gramellini si è fidato delle dicerie e delle parodie che imperversano su De Luca, ormai su tutti i social del mondo; perché contrariamente a Gramellini il nostro governatore, anche con i suoi eccessi (perché ce li ha !!); ma questa è altra storia che Gramellini non conosce affatto perché negli anni non ha mai fermato la sua penna su De Luca come ha fatto, sbagliando, ieri mattina sulla prima pagina del Corsera.

Poi l’editorialista si lancia in un’altra considerazione negativa su De Luca: “De Luca è un presidente di Regione, e il compito istituzionale dei presidenti non consiste nello spaventare i cittadini, ma nel far funzionare gli ospedali, dotandoli dei posti di terapia intensiva che in questi mesi di tregua si sarebbero potuti e dovuti allestire, magari nel tempo dedicato a mostrare lastre e minacciare l’uso di lanciafiamme in tv”.

Questo, tutto questo, caro Gramellini De Luca lo ha fatto e prima di tutti gli altri (creando dal nulla ben tre ospedali Covid, a Salerno, a Caserta ed a Napoli) , in verità dopo aver mostrato la lastra anche il governo nazionale sembra dargli ragione con l’imminente nuovo DPCM che dovrebbe disporre la chiusura di ristoranti, bar, palestre e piscine dalle ore 18 della sera, per il momento nei fine settimana.

L’ultima nota del famoso giornalista mi sembra più un inno a De Luca che una critica violenta: “Quando un problema diventa troppo complicato, molti politici preferiscono rimuoverlo, chiudendolo in casa”; ecco è proprio questo che De Luca non ha mai fatto, i problemi non li occulta, cerca di risolverli.

 

 

 

 

2 thoughts on “CORONAVIRUS: da Vessicchio a De Luca … la caduta di stile di Gramellini

  1. Carissimo Direttore Aldo Bianchini,condivido il tuo preciso editoriale e mi auguro che venga letto
    opportunamente dal giornalista del Corriere della Sera Massimo Gramellini.
    Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha risposto ,con cognizione di causa, a quanto affermato sul buongusto di mostrare la lastra dei polmoni di un trentasettenne ricoverato al Cotugno di Napoli con il Covid , al giornalista Massimo Gramellini che sulla prima pagina del Corriere della sera di sabato 24 ottobre 2020 ,nella rubrica ‘’il Caffè’’,dal titolo: ’’La lastra di De Luca.’’Ecco la risposta precisa ,puntuale ed articolata del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca:
    ‘’ Si conferma che la Campania ha posti letto sufficienti (posti letto di degenza Covid attivati fino alla giornata di ieri: 1.500 – posti letto di degenza Covid occupati: 1.118), soprattutto per le terapie intensive (posti letto di terapia intensiva Covid attivati fino alla giornata di ieri: 227 – Posti letto di terapia intensiva Covid occupati: 105) per far fronte all’attuale emergenza.
    Per il resto si conferma, da parte degli epidemiologi, che è in crescita la gravità delle condizioni dei pazienti Covid. Ho mostrato la Tac di un paziente, semplicemente per rendere chiaro a tutti la serietà del problema che abbiamo di fronte. La proposta di misure restrittive che avanzo è legata alla valutazione dell’Unità di crisi e ha l’obiettivo di frenare l’espansione dell’epidemia a tutela dei nostri concittadini. OGNI ALTRA INTERPRETAZIONE E’ FRANCAMENTE GRATUITA.’’

  2. Un’analisi ai raggi x Direttore complimenti, spero come il Dott. Cusati che siano in molti a leggerla e far si che la ragione rimanga in carreggiata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *