“La Solidarietà”: non è un modo di dire ma un impegno costante … anche nella Campania zona rossa

Maddalena Mascolo

Dr. Alfonso Sessa - presidente associazione "La Solidarietà" di Fisciano

FISCIANO – La solidarietà non è un modo di dire e, soprattutto, non è un orpello di cui fregiarsi per ristabilire o restaurare un proprio ruolo nella società civile.

La solidarietà è una cosa seria, una cosa che prima deve entrare nel sangue di chi decide di praticarla e, poi, di evidenziarla a livello pubblico in tutte le sue sfaccettature; che possono essere tante e tutte diverse tra loro.

A me personalmente piace la solidarietà silenziosa, quella fatta perché uno sente di doverla fare per riempire di contenuti se stesso e per portare aiuto vero agli altri che ne hanno più bisogno.

A me non piace la solidarietà strombazzata, come quella della capitana del Sea Watch/3, Carola Rackete, arrestata qualche giorno fa in Germania per una protesta forzata anche se ambientalista quasi a dimostrazione che tutto quello che si fa in Italia all’estero è assolutamente proibito. Da qui il fatto che la solidarietà di Rackete a me non piace.

Piace, invece, la solidarietà che quotidianamente porta avanti l’associazione “La Solidarietà” di Fisciano che anche in tempi di emergenza coronavirus non trascura la formazione di chiunque si avvicini al mondo difficile e faticoso della solidarietà; un mondo, quello di Fisciano, che ha accolto nel presente anche il lavoro dell’USCA (Unità Speciale di Continuità Assistenziale) che continua senza sosta; un servizio che si è completato con l’allestimento del drive-in, attraverso il quale gli utenti stazionano in fila, all’interno dei propri veicoli, in attesa di sottoporsi al tampone molecolare per verificare l’eventuale contagio da Covid-19.

Momenti di formazione de "La Solidarietà" di Fisciano

L’ottima e collaudata organizzazione de “La Solidarietà” ha permesso all’associazione presieduta da Alfonso Sessa di ospitare il servizio USCA per conto dei distretti sanitari 66 (Salerno) e 67 (Mercatpo S.S.) al fine di processare i tamponi a centinaia e centinaia di soggetti al giorno.

Tutto questo, ovviamente, sena intaccare la funzionalità degli altri servizi, anche quelli legati all’attuale emergenza sanitaria sul territorio di competenza e con numerosi volontari, a cui viene dedicata una formazione continua, per tutti i generi di interventi.

Bisogna essere operativi su tutti i fronti, ce lo impone l’emergenza in atto; i nostri volontari stanno mostrando grande senso di responsabilità, sottoponendosi ogni giorno a evidenti rischi, che però non impediscono loro di portare a termine il lavoro con abnegazione nel rispetto della salute dei cittadini e delle persone bisognose. Sono orgoglioso del fatto che da settembre ad oggi, in poco più di due mesi, abbiamo processato più di 5000 test seriologici oltre ai numerosissimi tamponi” ha dichiarato il presidente Alfonso Sessa.

 

 

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