La Camera Penale “Alfredo De Marsico” presso il Tribunale di Lagonegro (PZ) ha aderito all’astensione dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per i giorni 29-30-31 marzo 2021,proclamata dall’Unione delle Camere Penali Italiane.

 

Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

Lagonegro (Potenza) 24 marzo 2021. La Camera Penale Alfredo De Marsico presso il Tribunale di Lagonegro (PZ), presieduta dall’Avv. Vincenzo Bonafine, nel rispetto delle norme di legge nonché di quelle di cui al Codice di Autoregolamentazione delle astensioni dall’attività giudiziaria degli avvocati,ha aderito all’astensione  dalle udienze e da ogni attività giudiziaria nel settore penale per i giorni 29-30-31 marzo 2021, richiamate le motivazioni contenute nella delibera di astensione dall’attività giudiziaria penale proclamata dalla Giunta dell’UCPI,  Unione delle Camere penali Italiane, in data 12 marzo 2021. In Italia la macchina del processo penale versa in una condizione drammatica, i meccanismi processuali sono farraginosi e privi di logica a causa di tante riforme emergenziali, alla crisi di sistema si aggiunge la drammaticità della pandemia con tutte le difficoltà che la accompagnano. La Magistratura italiana sta attraversando una grave crisi di autorevolezza,la politica non pare avere per il momento intellegibili progetti di modifica della prescrizione. La Ministra della Giustizia ha fatto della riservatezza ma anche della non interlocuzione , in particolare con l’avvocatura penale, il tratto distintivo dei suoi primi trenta giorni. L’Unione delle Camere Penali Italiane , l’UCPI, ribadisce la propria disponibilità al confronto in ogni sede ma sottolinea anche come da tale confronto nessun progetto di riforma possa prescindere. L’emergenza emblematica è il c.d. “portale del penale”; è evidente e da tutti condiviso che nel tempo l’attività tecnica della difesa penale si potrà e dovrà appoggiare a tutte le possibili forme di digitalizzazione. Un sistema nato obsoleto che presenta continui guasti e inconvenienti tecnici che ne impediscono il funzionamento, i difensori non possono accreditarsi e ciò mette a repentaglio il rispetto dei termini processuali, i Pubblici Ministeri non hanno tempestiva contezza delle iniziative della difesa. Il deposito nel portale non è corredato da idonea certificazione comprovante l’esito positivo delle operazioni. L’Avvocatura, al tavolo delle consultazioni al tempo del precedente Ministro, aveva proposto una soluzione ragionevole quale la previsione di un regime che consentisse anche di ricorrere al deposito nelle forme tradizionali fino al raggiungimento della completa efficienza del sistema in tutto il territorio nazionale, il C.d. “Decreto Ristori” ha mantenuto l’esclusività del deposito degli  atti difensivi tramite portale estesa con decreto ministeriale al deposito di querela, opposizione alla richiesta di archiviazione e all’atto di nomina, gli interventi limitativi delle prerogative del difensore sono continuati anche con le note del Direttore del D.G.S.I.A. Che con i provvedimenti del 05-02-2021 e 24-02-2021 ha imposto il deposito del c.d. Atto abilitante, incombente non previsto dalla legge; tale situazione dovrebbe concludersi il 30 aprile 2021 ma inequivocabili sono gli annunci di provvedimenti di proroga di tali misure; L’impossibilità di accedere anche alle modalità tradizionali di deposito e accesso ai fascicoli sta determinando una grave lesione dei diritti dei cittadini sottoposti a procedimento penale e delle persone offese che non vedono garantita la loro rappresentanza e difesa tecnica .Nel pomeriggio di ieri la delegazione nazionale dell’Unione delle Camere Penali Italiane, è stata ricevuta dalla Ministra della Giustizia, Prof.ssa Marta Cartabia. Nel corso dell’ incontro, l’Unione le ha rinnovato i sentimenti di stima e la speranza che il suo impegno possa finalmente contribuire ad interventi legislativi sulla ragionevole durata del processo. L’Unione ha illustrato le ragioni della proclamata astensione dalle attività giudiziarie volta ad ottenere il regime transitorio del deposito cartaceo degli atti, in attesa che si risolvano le criticità dell’entrata a regime del portale telematico. Quanto alla riforma dei tempi del processo penale, l’Unione ha richiamato le proposte a suo tempo avanzate in accordo con la rappresentanza della Magistratura associata al tavolo ministeriale per il recupero della durata ragionevole del processo penale, senza alcuna compromissione delle garanzie difensive. La Ministra della Giustizia ha manifestato viva attenzione alle ragioni della protesta, riservandosi nei tempi più brevi di valutare possibili interventi volti a risolvere le denunciate criticità. Il presidente Caiazza ha poi informato la Ministra delle iniziative di studio e di proposta sui temi del processo penale e della prescrizione, che l’Unione sta organizzando in questi giorni in collaborazione con gli studiosi delle Università italiane che hanno condiviso il progetto del Manifesto del diritto penale liberale e del giusto processo. La Ministra ha espresso interesse ed apprezzamento per l’iniziativa, sollecitando l’Unione a comunicarne gli esiti in tempo utile per le prospettive di riforma della legge delega. L’Unione delle Camere Penali Italiane esprime la propria soddisfazione per i significativi contenuti dell’incontro e per il clima di autentica cordialità in cui esso si è svolto

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