APPELLO DI QUATTRO MINISTRI DELLA GIUSTIZIA AL COMMISSARIO EUROPEO PER LA GIUSTIZIA DIDIER REYNDERS DI ACCOGLIERE MAGISTRATI E AVVOCATI AFGANI A RISCHIO.

 

dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

Roma , 1° settembre 2021. L’avvento al potere dei talebani in Afghanistan rende estremamente preoccupante la situazione dei giudici, pubblici ministeri e avvocati nel Paese, soprattutto per le donne. I giudici, i pubblici ministeri e gli avvocati afgani rischiano  di pagare con la vita per aver contribuito all’opera di giustizia e alla creazione dello Stato di diritto. La Ministra della Giustizia,Prof. Marta Cartabia , insieme agli omologhi di Francia, Spagna e Lussemburgo, ha inviato una lettera al Commissario europeo per la Giustizia,Didier Reynders, sulla crisi in Afghanistan. I quattro ministri della giustizia intendono sensibilizzare le istituzioni comunitarie sui rischi di rappresaglie a cui potrebbero incorrere, dopo l’avvento dei talebani, soprattutto gli operatori di giustizia, che hanno collaborato con la comunità internazionale per l’edificazione dello stato di diritto. Negli ultimi venti anni, l’Italia ha contribuito alla formazione e alla promozione dell’indipendenza dei magistrati, e alla diffusione di una cultura giuridica basata sul rispetto dei diritti della persona. Particolare preoccupazione è espressa per le donne magistrate e avvocatesse, che rischiano di pagare con la vita aver contribuito alla difesa dei diritti umani e delle libertà fondamentali. I quattro ministri  della giustizia chiedono al Commissario Ue di poter discutere rapidamente di eventuali iniziative congiunte, per continuare a far evacuare e quindi accogliere, nonostante il precipitare degli eventi , i professionisti minacciati, già in parte individuati in questi giorni convulsi. Allo stesso tempo, i quattro titolari della Giustizia lanciano un appello, per una raccolta fin d’ora di prove delle violazioni delle libertà fondamentali che dovessero essere commesse dai talebani nei confronti di giudici, pubblici ministeri e avvocati afgani. In aggiunta alle numerose azioni già intraprese a livello di Unione europea per tutelare le donne e gli uomini afgani particolarmente minacciati,i quattro ministri della giustizia ritengono che si debba  esercitare la solidarietà nei confronti degli appartenenti alle professioni legali con una vigilanza particolare. Infatti, il rilascio da parte dei talebani di detenuti già condannati in precedenza fa pesare, in particolare su giudici, pubblici ministeri e avvocati, la minaccia di imminenti rappresaglie.I quattro Paesi Italia, Francia, Spagna e Lussemburgo, hanno già iniziato, in particolare con l’aiuto di associazioni di magistrati e ordini di avvocati, a stilare un elenco di operatori della giustizia che necessitano di una particolare tutela.  Vorremmo, sin d’ora, lanciare un appello per raccogliere le prove di gravi violazioni dei diritti dell’uomo che fossero commesse dal nuovo regime talebano.

 

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