Elezioni 2021: Rosa … il piacere della fedeltà, al contrario di altri

 

Aldo Bianchini

L'avvocato Franco Rosa in giro per la città in bicicletta e cartellone elettorale

SALERNO – A mio opinabile avviso in politica la fedeltà all’idea di appartenenza vale (o almeno dovrebbe valere !!)  molto più di una rielezione anche a suon di mille voti ma da considerare alla stregua di un successo “ad personam” che nulla a che fare con un disegno politico. Soprattutto quando si sceglie di lasciare un gruppo di maggioranza con radicamento prettamente locale per entrare in una realtà sicuramente più ampia e con chiare connotazioni nazionali ben definite come “Italia Viva”.

Io non faccio politica, ma la osservo da sempre, e so benissimo che con il mio pensiero non si va da nessuna parte, almeno inizialmente; ma è certamente meglio che affannarsi disperatamente per non uscire dal novero del “potere locale” riuscendo anche a trasferire pacchetti di voti da un lato all’altro come se gli elettori fossero mandrie da mandare al pascolo o chiudere nell’ovile. Io molte volte ho votato in favore di personaggi che poi hanno preso strade diverse da quelle promesse in campagna elettorale; non li ho votati mai più. E a giusta ragione ho il diritto di pensare che chi vota pima da un lato e poi dall’altro è simile alla pecora che il cane-pastore insegue e ricaccia nell’ovile.

Capisco l’amore incondizionato per una piccolissima fetta di potere, rigetto con fermezza che questo potere venga ottenuto scalfendo anche un millimetro della propria dignità personale. Purtroppo da tangentopoli in poi io metro di paragone in politica non è più la dignità ma soltanto il potere, anche se ridotto ai minimi possibili.

Certo, a questa tesi potrebbe essere opposta la circostanza nel dire che un patrimonio elettorale non va disperso perché si andrebbe contro la volontà di chi ti ha votato; ma quella volontà cari politici è ferma e non è una mandria da far ritornare nell’ovile.

I responsabili provinciali di "Italia Viva", Tommaso Pellegrino e Angelica Saggese

A Salerno ci sono stati sei consiglieri della vecchia maggioranza che hanno deciso di mollare il sindaco Napoli (dopo dieci anni di piacevole appartenenza !!), dei quali tre con il nomignolo di “Oltre” sono confluiti nel raggruppamento cha ha fatto capo alla candidata sindaca Elisabetta Barone, uno nel partito Fratelli d’Italia, mentre due sono confluiti prima in Italia Viva (partito diretto in provincia di Salerno dal consigliere regionale Tommaso Pellegrino e dall’ex senatrice Angelica Saggese) per poi con un successivo clamoroso salto in “Oltre”. Per qualcuno il risultato si p confermato, per molti c’è stata una caduta rovinosa ma prevedibile per tutto quanto ho testè scritto.

Quanto può valere, mi sono chiesto, lo sfizio di mettere in crisi un partito nazionale come “Italia Viva” pur di tentare di ottenere una nuova rielezione; niente, c’è solo da perdere un po’ di dignità.

Ed Italia Viva si è vista costretta a tirare fuori dal cilindro una lista civica dell’ultima ora “Centro democratico – Liberal democratici – Salerno Viva” per cercare di tamponare il tradimento politico dei due ex esponenti delle civiche deluchiane.

E nonostante questa incredibile e inattesa bagarre, Pellegrino e Saggese sono riusciti a completare una difficile lista contenente anche alcune spiccate professionalità e, soprattutto, tante donne (ben 18) decise e ferme nella loro idea di partecipazione nell’ottica del pensiero espresso molto chiaramente dal consigliere regionale Tommaso Pellegrino “Italia Viva è unica. Chi non sta con il sindaco Enzo Napoli non sta con Italia Viva”. E se questo non è un chiaro, fermo e deciso messaggio politico, vorrei che qualcuno mi dicesse cosa è.

Meglio perdere o vincere tradendo il principio di appartenenza ? Per me è meglio perdere.

Ma dalla sconfitta è venuto fuori un elemento molto importante, cioè la scoperta di un personaggio che non ha vinto ma che ha dato ampia prova di assoluta fedeltà alla scelta di appartenenza; un elemento sicuramente da rilanciare nella politica di domani. Parlo del giovane avvocato Franco Rosa che a fronte di un risultato personale non vincente ha evidenziato un senso di appartenenza e di conoscenza del territorio che certamente non potrà e non dovrà essere dimenticato nel dedalo di curve della politica.

L’ho citato ed ho scritto di lui in relazione anche ad Italia Viva perché mi ha colpito un post su FB che qualcuno ha scritto al suo indirizzo:

 

  • #francoRosa #elezionicomunali2021 #Salerno. Hai portato in modo originale nei quartieri, nei rioni e nei posti più ameni della città di Salerno la politica quella con la “P” maiuscola. la Politica come servizio e Ascolto. Hai tentato di Scalare da ogni lato una montagna irta oggettivamente difficile da Scalare. Una lista civica, una coalizione di centro sinistra a sostegno del sindaco Enzo Napoli con cui subito hai instaurato un bellissimo rapporto. Sei riuscito a creare entusiasmo e a fare squadra con donne e uomini straordinari che al tuo fianco hanno lottato e combattuto trascinati dalla voglia di fare e di mettersi al servizio della Comunità. Di fare del bene. Ti sei collocato tra i primi posti in termini di consenso. Hai contribuito in modo fattivo e concreto alla Vittoria del Sindaco Enzo Napoli. Salerno e i Salernitani una città bellissima al tempo stesso complessa e difficile ma dal cuore grande. Sei stato un grande. Grazie ai Salernitani per il consenso il calore e l’affetto dimostrato. Resti pur sempre una bandiera che non si ammaina mai. Complimenti e Grazie #francorosa

 

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