Alma sconfitta a Castel Volturno L’u19 affronta il Real San Giuseppe

 

da Matteo Maiorano (portavoce ALMA)

Sconfitta esterna per l’Alma Salerno, che torna a mani vuote dalla trasferta del PalaDomitia. Termina, infatti, con il punteggio di nove a tre in favore degli uomini di Bernardo la gara valida per il quindicesimo turno. Onore delle armi ai ragazzi di Marcello Magalhaes, che hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo nonostante le tante difficoltà intrinseche all’incontro. A segno, per i granata, Teruya, Bello e Gheorghisor. In vista del prossimo impegno l’Alma dovrà fare a meno degli squalificati Rotella e Madonna.

L’Alma Salerno, che ha dovuto rinunciare al giovane Morgato, ha provato ad insidiare fin da subito i padroni di casa. I biancoblù, reduci da cinque successi consecutivi e seconda forza per distacco del torneo, non hanno però mostrato il fianco agli ospiti e hanno punito i granata ai primi varchi liberi. Il primo tempo, chiuso sul punteggio di cinque a uno, ha mostrato la bravura dei padroni di casa nel gestire al meglio le situazioni di gioco. Ne è convinto anche il tecnico Marcello Magalhaes, che plaude ai suoi senza però dimenticare di sottolineare le abilità di un ottimo Junior Domitia.

DICHIARAZIONI DELL’ALLENATORE MARCELLO MAGALHAES«Lo Junior Domitia fa bene la fase di transizione, abbiamo pagato ogni minimo errore. Il primo tempo sono stati superiori, abbiamo creato occasioni ma senza concretizzare. Dispiace perdere con questo risultato. Restiamo però tranquilli e fiduciosi: il campionato è aperto. Ho chiesto ai ragazzi di guardare già al prossimo impegno contro lo Spartak Caserta».

Domenica 20 febbraio alle 11 in campo l’under19: i granatini ospiteranno il Real San Giuseppe, seconda forza del raggruppamento N di categoria.

DICHIARAZIONI DEL TECNICO IVAN DE RIGGI«I ragazzi sono in crescita, come dimostrato contro il Cus Molise, ma c’è da migliorare. Non prenderà parte all’incontro Teruya a causa di un risentimento. Faremo di necessità virtù, mancherà la sua esperienza ma venderemo cara la pelle: di sicuro non reciteremo la parte della vittima sacrificale».

 

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