Antitrust : far conoscere i diritti dei consumatori ai più giovani e gli strumenti per difendersi dalle pratiche commerciali scorrette,aggressive o ingannevoli.

 

da Pietro Cusati (giurista-giornalista)

L’Antitrust promuove il gioco online per allievi delle scuole secondarie di primo e secondo grado e piccole e medie imprese . Il contest terminerà il 31 gennaio 2023. Si torna a parlare ai giovani con un nuovo concorso sui diritti dei consumatori  è partita  la campagna conviene saperlo  (anche a scuola rivolta a studenti e piccole e medie imprese. Il gioco online a quiz promosso insieme a Skuola.net e riservato agli studenti delle scuole medie e superiori che competeranno in una classifica riservata ai parigrado. Collegandosi all’indirizzo https://convienesaperlo.skuola.net/, fino al 31 gennaio 2023 gli alunni potranno giocare e nello stesso tempo conoscere il ruolo dell’Antitrust, i diritti dei consumatori e gli strumenti per difenderli e per difendersi dalle pratiche commerciali scorrette, aggressive o ingannevoli. Grazie al videogioco si possono svolgere tre tipi di attività attraverso le sezioni Impara, per prepararsi sui diritti dei consumatori attraverso flash card, che rimandano al sito https://convienesaperlo.agcm.it per approfondimenti;Prova: per esercitarsi nel gioco attraverso tre domande di esempio, senza limiti di tentativi, prima della sessione di gioco vera e propria. Gioca: per iniziare una partita e quindi partecipare al concorso “#convienesaperlo (anche a scuola)”, dopo essersi registrati.

La sessione di gioco prevede cinque livelli di difficoltà crescente. Per completare ogni livello, occorre rispondere a sette domande sui diritti di tutela del consumatore e sulle funzioni dell’Autorità. Gli studenti e le studentesse avranno a disposizione anche alcuni aiuti, ma per un massimo di tre per livello: con “50-50” si possono eliminare, tra le opzioni di risposta, due sicuramente errate; con “Freeze” si può fermare il tempo per riflettere con più calma sulla risposta da dare; con “Switch” si può cambiare la domanda. Giocando si accumula un punteggio, collegato al numero di risposte esatte fornito, su cui influisce anche il tempo di risposta e la partecipazione ai “Domandoni”, quesiti bonus di cui si riceve comunicazione via mail e che permettono di guadagnare punti extra, una volta completati tutti i livelli. I primi classificati di ciascuna delle due graduatorie vinceranno un iPhone 13 e le loro scuole un voucher pari a 1.500 euro per acquisti tecnologici; agli istituti dei secondi classificati un voucher pari a 1.000 euro e agli istituti dei terzi classificati un voucher pari a 500 euro.

I primi tre posizionati per ognuna delle due classifiche, insieme alla propria classe, riceveranno i premi in occasione di un evento finale nella sede dell’Antitrust, che offrirà il viaggio per partecipare alla cerimonia finale del concorso. Inoltre l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato una sanzione di 3,6 milioni di euro a Mediamarket per la condotta commerciale realizzata nei diversi punti vendita Mediaworld, distribuiti sull’intero territorio nazionale.Secondo l’Autorità la società ha utilizzato modalità ingannevoli per promuovere alcuni prodotti, spesso presentati come in promozione -sia nei volantini sia nei cartelli posizionati nei negozi- che invece venivano abbinati e venduti insieme ad un prodotto accessorio. In questo modo il consumatore pagava un prezzo superiore e diverso rispetto a quello pubblicizzato. Mediamarket ha altresì attuato pratiche scorrette e aggressive che imponevano al consumatore l’acquisto anche di prodotti accessori che non avrebbe altrimenti acquistato, sostenendo così un costo supplementare non previsto.L’Autorità ha ritenuto che il professionista abbia adottato tale prassi commerciale nei confronti di prodotti particolarmente appetibili per il consumatore, come smartphone, Pc, Ipad, Playstation, Smart Tv, che, in media, presentano un prezzo non irrisorio e che vengono di frequente esposti al pubblico in “offerta”. Le vendite abbinate di accessori vengono realizzate e massificate, infatti, proprio in occasione di dette promozioni, in cui l’effetto “aggancio” risulta particolarmente rilevante ed efficace.Per l’Antitrust questa pratica è in grado di limitare considerevolmente la libertà di scelta dei consumatori in relazione al prodotto da acquistare e li induce – con modalità surrettizie – ad assumere una decisione commerciale per l’acquisto di un prodotto che non avrebbero altrimenti preso, violando il dovere di diligenza e integrando una pratica commerciale scorretta.

 

 

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