La redazione
SALERNO – Dopo il successo dei molti eventi che lo hanno visto protagonista, anche fuori regione, con il suo libro “L’Universo tra le Dita”, il matematico salernitano Michele Mele riprende gli incontri nelle scuole per raccontare la propria esperienza di scienziato con patologie della vista e contrastare i pregiudizi che ancora penalizzano gli ipovedenti ed i non vedenti.
Attualmente ricercatore su problemi di Ottimizzazione Combinatoria presso l’Università degli Studi del Sannio di Benevento, Mele è nato con una grave degenerazione retinico-maculare; non è tuttavia arretrato davanti alle inevitabili sfide che la disabilità può comportare, laureandosi in Matematica presso l’ateneo salernitano ed ottenendo un dottorato di ricerca presso l’Università di Napoli ‘Federico II’. Oltre alla propria attività di ricerca scientifica, è anche fondatore della nuova campagna “Science in Braille” promossa dalle Nazioni Unite e dal Royal Academy of Science International Trust di Londra e coordinatore del progetto “Accessibilità all’Arte” del Touring Club Italiano.
Il matematico incontrerà gli studenti di alcune scuole salernitane per parlare di disabilità al di là degli stereotipi e per dimostrare l’inconsistenza degli stigmi che ancora oggi persistono nella nostra società. Il prossimo 2 Dicembre presenterà, in una lezione pubblica e divulgativa, l’appassionante storia e le sorprendenti imprese di Nicholas Saunderson (1682-1739), matematico inglese e primo scienziato non vedente della storia, in un evento organizzato presso Library in the City dagli studenti del Liceo Classico ‘Francesco De Sanctis’ di Salerno ed il 19 Dicembre incontrerà gli studenti dell’Istituto ‘Rita Levi Montalcini’ di Salerno per raccontare la propria esperienza ed i propri progetti.
