VALLO di DIANO (38): SAD – GAL e varie … ovvero la nebulosa della parcellizzazione del potere sul territorio

 

Aldo Bianchini

VALLO di DIANO – Sia subito chiaro un concetto di fondo prima che qualche politico si rizeli e/o continui ad agitarsi per quanto scrivo sulla politica di potere del Vallo di Diano; il cosiddetto “modello politico di potere valdianese” è assolutamente sovrapponibile a tanti altri modelli esistenti in tante altre zone ben identificate del nostro territorio provinciale; scrivo sul Vallo di Diano perché è il territorio che conosco molto meglio delle altre zone e perché in ragione di tale conoscenza posso tranquillamente fare a meno delle veline.

Deve essere chiara anche un’altra cosa; se gli uomini del presunto potere valdianese continuano ad esercitare indisturbati la loro influenza è perché “gli elettori continuano a votarli” da oltre trent’anni; salvo a mugugnare, poi, quando si scopre che la maggior parte di essi persegue la politica del “tengo famiglia” (ogni allusione alla Comunità Montana e ad altri Enti locali non è puramente casuale) anzichè badare agli interessi comuni.

Come dire che nel Vallo di Diano regna sovrana la “fisica dei poteri”, che altro non è se non un sistema di democrazia apparente, buona per mascherare l’acquisizione di quella sfera di potere in grado di attribuire gli strumenti a tutela della presunta stabilità dell’ordine costituito. Punto.

E qui si apre il discorso della famigerata “parcellizzazione del potere” che nel Vallo, purtroppo, raggiunge parametri di riferimento troppo alti; forse il tutto dovuto anche al fatto che nel Vallo sono nati e cresciuti veri mostri della politica locale, regionale e nazionale; e sul Vallo sono state giocate battaglie politiche di incredibile livello di sostanza e contenuti. Mostri che hanno istruito, soltanto in negativo, i personaggi che oggi hanno ereditato quel concetto di politica del potere che riesce a sguazzare ed a moltiplicarsi proprio in quella nebulosa della parcellizzazione del potere sul territorio citata nel titolo di questo articolo.

Per avere un’idea di come il potere politico (nel Vallo, ma non solo !!) sia estremamente frastagliato nelle sue enunciazioni pubbliche è necessario avere un quadro d’assieme nella conoscenza delle sigle dei vari Enti (oltre ai Comuni) che gestiscono l’enorme piattaforma sulla quale creare il potere e nella quale riversare tutte le responsabilità che inevitabilmente, essendo molto diffuse e spalmate, finiscono per dare vita ad uno scaricabarili senza precedenti (leggasi situazione fiume Tanagro e sua ordinaria manutenzione) e in grado di far diventare tutti innocenti e pronti a spiegare nei minimi dettagli le colpe degli altri.

In questo articolo provvederò ad elencare tutti, o quasi, gli addenti della piattaforma che tutti conoscono e che nessuno compone a mosaico per capirne di più; ne mancano all’appello diversi altri che si perdono nella nebulosa del potere che diventa ancora più nebulosa in sede locale:

“ATOSAD SATARO EASIGRCEASEGAPDASUB ATOSUB AROGAL – ASL – SNAI – CSVDTA”.

Insomma, una marea incontrollata di sigle per coprire enti destinati solo alla parcellizzazione del potere; e pensare che un povero Cristo di ministro del lavoro socialista degli anni ’70 (Bertoldo !!) riuscì a modificare radicalmente l’assetto nazionale e locale di quella che allora era indicata come la “piattaforma del potere” arrivando a sopprimere anche Enti di caratura nazionale. Mai avrebbe immaginato che la “Seconda Repubblica” sarebbe stata capace di partorire nuovi grossi-medi e piccoli centri di potere e tali da attirare le mosche come il miele.

 

 

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