Inaugurato a Sala Consilina il nuovo Sentiero Cai 603,intitolato a “Giorgino Garone”, custode per ben 75 anni della Madonna di Sito Alto.

da Pietro Cusati (Giurista-Giornalista)


 

 

 

 

 

 

 

Giorgino Garone di Sala Consilina è stato custode dal1936 al 2021, per ben 75 anni della Cappella della Madonna di Sito Alto  di Sala Consilina, sui Monti della Maddalena.L’avvio è dalla località Quartiere di Sala Consilina , lungo la rotabile a che dal centro  conduce al Santuario di San Michele (986 m), in corrispondenza del Polo culturale Cappuccini, innestandosi per breve tratto sul Sentiero Frassati della Campania (segnavia

CAI 601), per condurre alla confinante Basilicata seguendo l’antico collegamento con la frazione Pergola di Marsico Nuovo.

Si supera la staccionata (1451 m) che delimita la sterrata proveniente dalla strada asfaltata  e si raggiunge  la Cappella della Madonna di Sito Alto (1467 m). La Sezione di Salerno del Club alpino italiano ha una duplice ragione di felicità per l’inaugurazione a Sala Consilina, del Sentiero Cai 603 “Giorgino Garone”: la prima di carattere istituzionale e la seconda più propriamente affettiva. Per la prima volta in Italia, proprio in quest’area del Sud ,la Comunità Montana Vallo di Diano – all’epoca presieduta dal compianto prof. Corrado Pandolfo,.decise di adottare il  Manuale del Cai come regolamento tecnico-normativo in materia di rete sentieristica sul territorio. Tale percorso legislativo faceva peraltro seguito ad un concreto intervento per la valorizzazione del

patrimonio sentieristico proprio del Comune di Sala Consilina, che la Sezione di Salerno del Cai aveva realizzato qualche mese prima con l’inaugurazione , il 23 giugno del 1996 , del primo sentiero in Italia

intitolato al beato Pier Giorgio Frassati, dando il via alla realizzazione di quella rete italiana di 22 Sentieri Frassati che avrebbe interessato , tra il 1996 e il 2012 , tutte le Regioni e Province autonome d’Italia, per

come poi  raccontato nella pubblicazione :’’L’Italia dei Sentieri Frassati ,a cura di Antonello Sica e Dante Colli, con la cartografia di Albano Marcarini, edita dal Cai, nel 2016 in versione cartacea,e nel 2021 anche in versione eBook. L’acronimo  R.E.S.T.A. definisce la Rete Escursionistica Salese Tracciata e Accatastata.Sono state numerose le volte che la Sezione Cai di Salerno ha riproposto, per i propri soci non solo, ma anche per quelli di altre Sezioni Cai o di altre associazioni quali ad esempio la Giovane Montagna e l’Azione cattolica italiana, un’ascesa a Sito Alto, utilizzando alternativamente per la salita e la discesa ora il Sentiero dei pellegrini, ora il Sentiero Frassati della Campania, cui si aggiunge ora quest’ulteriore e bellissima opportunità del Sentiero Giorgino Garone. Un episodio che la Sezione di Salerno del Cai ha ricordato  in questa circostanza perché dà l’idea di quel che era il modo di pensare e di agire di Giorgino, legandolo al tempo stesso a quel Sentiero Frassati primigenio che dà lustro a Sala Consilina e allo stesso Club alpino italiano.Era la festa dell’Assunta del 2004, e quell’estate la statuetta della Madonna , solitamente pellegrina tra il Castello e Sito Alto , venne temporaneamente “sfrattata” dalla chiesa dell’antico maniero per consentire un ampio restauro architettonico dell’intero complesso d’origine normanna. La statuetta fu ricoverata in paese,nella Chiesa parrocchiale di San Pietro, e a quel punto Giorgino, visto che nella discesa da Sito Alto non c’era la necessità di passare per il Castello percorrendo il Sentiero dei Pellegrini, decise che fosse giunta l’ora, e l’occasione propizia, affinché con un singolare pellegrinaggio “anche la Madonna vedesse il Sentiero Frassati” che da Sito Alto scende verso il Santuario di San Michele, lungo un percorso che proprio lui aveva aiutato ad individuare .

One thought on “Inaugurato a Sala Consilina il nuovo Sentiero Cai 603,intitolato a “Giorgino Garone”, custode per ben 75 anni della Madonna di Sito Alto.

  1. Fascinose illustrazioni che, per me, giungono in ritardo. Quanto mi sarebbe piaciuto percorrere i detti sentieri…
    Un pensiero grato a chi si è dedicato a tale patrimonio e all’estensore dell’articolo.

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