Pagani-Scafati, Gambino-Aliberti: ovvero le due facce della stessa medaglia

 

Aldo Bianchini

On. Dr. Alberico Gambino - commissario FdI

PAGANI / SCAFATI – Osservando attentamente la querelle che sta agitando le acque, mai calme, del centro destra nostrano nell’Agro Nocerino-Sarnese per le imminenti elezioni amministrative anticipate nel comune di Scafati ho capito più che mai il perché io personalmente ho resistito da una vita al canto seducente che, comunque, le sirene della politica promanano verso la società civile.

Difatti ciò che mi spaventa della politica è l’assenza di logica che porta a conflitti sanguinari e, semmai, subito dopo a riappacificazioni clamorose che lasciano di stucco chi ha un pochino, ma soltanto un pochino, di dignità personale.

Il titolo di questo articolo ha una sua logica che del resto è anche abbastanza scontata; Pagani e Scafati, due paesi confinanti, due paesi dello stesso territorio, due pesi che negli ultimi dieci anni hanno avuto la stessa travagliata storia giudiziaria (a Pagani con Linea d’Ombra e l’arresto del suo sindaco Alberico Gambino e Scafati con Sarastra e l’arresto del suo sindaco Pasquale Aliberti), due amministrazioni locali commissariate per surreali infiltrazioni camorristiche, due paesi ad ispirazione del centro destra, due paesi in cui potrebbe tranquillamente regnare lo stesso capo partito nazionale, due paesi in cui si potrebbe fare finalmente pulizia di alcuni di quei soggetti che ne determinarono le disgrazie con le loro false accuse; una logica che, però, per la politica non è scontata. Anzi.

Si verifica, quindi, che nel momento in cui l’altro leader nazionale del centro destra ha abbandonato il campo, rifugiandosi addirittura nel centro sinistra, la battaglia sul terreno diventa ancor più aspra e mette le due maggiori espressioni del territorio, Alberico Gambino e Pasquale Aliberti, l’un contro l’altro armati per consentire a quei personaggetti, di cui prima, di galleggiare ancora nella melma che loro stessi avevano contribuito a far tracimare mettendo in difficoltà addirittura direttamente i due capi storici: Edmondo Cirielli (oggi vice ministro degli esteri) e Mara Carfagna (oggi presidente nazionale di Azione).

Dr. Pasquale Aliberti - già sindaco di Scafati

Non capisco come una cosa del genere possa maturare ed esplodere in un territorio che avrebbe, invece, assoluto bisogno di coesione e di scelte comuni e condivise da tutti per ridare d entrambe le comunità quella giusta dignità che forzate inchieste giudiziarie penali avevano calpestato. E che presto potrebbe rialzarsi pienamente con la possibile corsa di Gambino verso l’europarlamento e la nuova conferma di Aliberti come sindaco di Scafati.

Se per Pagani apparve assolutamente logico il ritorno di Gambino salutato e votato a furor di popolo, tanto che la sua seconda defenestrazione ancora grida vendetta; non si capisce perché per Scafati ci si incaponisce sul sindaco uscente (vittima di congiure di palazzo ?) e non si metta sul tappeto la candidatura unitaria di tutto il centro destra con Pasquale Aliberti che con il centro destra seppe ben amministrare nel rispetto delle logiche di partito e, soprattutto, di coalizione.

Voglia di perdere, mi ha suggerito un amico; ma per me la battaglia di Scafati è anche la dimostrazione plastica di come il centro destra dopo aver vinto in sede nazionale dimostri ancora una volta la sua incapacità di vincere in sede locale.

 

 

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