Con cinque giornate d’anticipo : “Napoli Campione d’Italia”.
da Pietro Cusati (Giurista-Giornalista)
A Napoli il Largo Maradona è il tempio laico del tifo azzurro, i tifosi vivono una serata storica,per la conquista del terzo scudetto. Allo stadio Maradona una partita senza calciatori , otto maxischermi istallati per l’occasione. Anche prima del fischio dell’arbitro finalmente comincia la festa in tutti i quartieri di Napoli e allo stadio Maradona, una gioia rumorosa, superiore a quello della notte di Capodanno. Bandiere azzurre, canti e cori dello stadio, le stesse scene vissute nel 1987 e nel 1990, in occasione della vittoria dei due primi scudetti, caratterizzati da momenti di festa e di gioia collettiva. I tifosi, i turisti italiani e stranieri indossano le magliette azzurre dei giocatori del Napoli, con in mano i vessilli e le sciarpe acquistate sulle bancarelle. E’ solo l’inizio di una festa che durerà a lungo. Dopo 33 anni, il Napoli torna a fregiarsi dello scudetto, il terzo della sua storia. E’ bastato un punto per avere la certezza matematica .Il Napoli si aggiudicò il primo scudetto il 10 maggio del 1987, conquistandolo con una giornata prima della fine del campionato. Il secondo scudetto arrivò nel 1990, alla trentesima e ultima giornata. Questa volta, a firmare il gol che vale lo scudetto è stato Victor Osimhen al 52′ , un pareggio che è più di una vittoria. “Vedere i napoletani sorridere felici è l’emozione più grande. Sono loro che ti trasferiscono attraverso la loro felicità l’emozione. Il problema era arrivare a questo punto, c’era il sentimento di avere una città sul collo, sul groppone. È una responsabilità enorme, ora sono più rilassato dopo aver concesso a loro questa felicità”. Lo ha detto il tecnico del Napoli Luciano Spalletti dopo la vittoria dello scudetto.
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