Verona: incidente di caccia per sindaco Tosi

Ferito di striscio accidentalmente un partecipante alla battuta, il responsabile sarebbe proprio il sindaco di verona.
UDINE – Il sindaco di Verona, Flavio Tosi, ha ferito accidentalmente un compagno di caccia, mentre partecipava ieri a una battuta nella riserva di Terzo di Aquileia (Udine). Il cacciatore -secondo quanto si è appreso- è rimasto ferito di rimbalzo da alcuni pallini al braccio e alla gamba. E’ stato operato nella notte all’ospedale di Monfalcone (Gorizia), ma ha riportato solo ferite superficiali e non sembra intenzionato a sporgere denuncia. L’incidente, si è appreso, è avvenuto durante una battuta di caccia al fagiano. Il cacciatore, è stato confermato, è stato colpito di rimbalzo da da un paio dei pallini esplosi dal fucile di Tosi; uno lo ha raggiunto ad un polso e l’altro al ginocchio. Il giovane colpito ieri era aggregato a un altro gruppo di cacciatori, impegnato nella stessa riserva venatoria, da alcuni pallini esplosi dal fucile del sindaco di Verona, Flavio Tosi, a Terzo d’Aquileia (Udine). L’incidente, secondo quanto è stato finora ricostruito, è avvenuto intorno alle ore 12.30 ma l’accaduto è stato scoperto solo intorno alle 14.00, quando un giovane si è presentato all’ospedale di Monfalcone (Gorizia) con alcuni pallini da caccia infilati nel braccio e nella gamba. E’ così che sono cominciati gli accertamenti che hanno portato a individuare in Tosi il cacciatore che ha sparato andando a colpire accidentalmente il ragazzo. Il giovane ferito, sulla cui identità al momento non si conoscono ulteriori dettagli, all’inizio non voleva nemmeno farsi medicare. Il bruciore provocato dai pallini però alla fine lo ha spinto a rivolgersi ai medici dell’ospedale che, a quel punto, hanno chiamato il Commissariato di Polizia di Monfalcone. Agli agenti il giovane ha fornito una spiegazione un po’ confusa dell’accaduto e il suo racconto non è parso particolarmente credibile. Sono state fatte così ulteriori indagini nella riserva di caccia, dove è sopraggiunta nel pomeriggio anche la Squadra della Mobile di Udine per fare luce sulla vicenda. Da quanto si é accertato, nella mattinata avevano partecipato alla battuta 3-4 gruppi di cacciatori, ciascuno con i propri osservatori e incaricati di prendere la preda una volta uccisa. Pare che tra i partecipanti alla battuta di caccia vi fossero, assieme a Tosi, anche altre personalità. Intorno alle 12.30 i cani hanno stanato una lepre; Tosi l’ha colpita, ma alcuni pallini di risulta, forse sei o sette, sono rimbalzati andando a prendere il giovane -aggregato a un altro gruppo- a un braccio e a una gamba. Per togliere i pallini è stato necessario un intervento chirurgico effettuato nel corso della nottata. Il giovane non è mai stato in pericolo di vita e se la caverà senza grosse conseguenze. Nel frattempo le indagini proseguono per chiarire tutti i possibili particolari e, a quanto si è saputo, la Procura di Udine avrebbe già aperto un fascicolo per lesioni colpose, che può rimanere aperto tre mesi, il tempo entro il quale il ferito può decidere se sporgere denuncia o meno. Non dovesse arrivare la querela, la vicenda si chiuderebbe automaticamente.

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