Tribunale di Sala Consilina il rischio soppressione si fa più concreto

Antonio Citera

Dopo la revoca della nomina di due Magistrati che erano stati assegnati al tribunale salese da parte del Consiglio Superiore della Magistratura, che avrebbero portato l’organico da 11 a 13 giudici, si fa sempre più insistente la probabilità di soppressione del palazzo di giustizia, decisione adottata dal Governo Berlusconi per una revisione della geografia giudiziaria, per ridurre i costi della giustizia. Una doccia fredda giunta nel giorno in cui nello stesso Tribunale era in corso un incontro di studio dal tema “la riforma del processo del lavoro”al quale hanno partecipato il Giudice Stefania Coppo, il presidente dell’avvocatura di Sala Consilina, Michele Marcone,ed il neo nominato Presidente del Tribunale di Sala Consilina Antonio Sergio Robustella il quale con molta probabilità si insedierà alla sua carica nel corso della prossima settimana. Ricevuta la notizia, gli avvocati in accordo con il Presidente dell’ordine, hanno annullato l’assemblea prevista per oggi nella quale si doveva discutere e decidere se sospendere o meno lo sciopero che ormai va avanti da più di due mesi. Una decisione questa che rimarca la paura di tutti sulla ormai probabile soppressione del Presidio di giustizia, come ultima spiaggia, nella giornata di oggi, vi sarà un incontro a Roma tra Il Presidente Marcone, il Presidente Robustella,ed i vertici del Ministero della Giustizia, per capire le reali sorti del Tribunale. Dal canto suo, il dott. Robustella, nel corso dell’incontro,oltre ad illustrare la programmazione che intende adottare nell’ambito delle sue funzioni, si è espresso anche sulla paventata soppressione, invitando gli avvocati a sospendere subito lo sciopero,perché afferma– la continuata astensione dalle udienze arrecherebbe ulteriore danno ai cittadini, condivido le vostre proteste –continua Robustella- sono al vostro fianco, vi sosterrò nelle vostre battaglie, ma bisogna agire in maniera diversa, non paralizzando il percorso della giustizia con uno sciopero che danneggia tutti.- conclude. Intanto, la decisione sullo sciopero sarà presa lunedi nel corso di una nuova assemblea indetta dall’ordine per fare il punto sulla situazione e per discutere la questione in maniera definitiva, prendendo spunto dalle risposte che l’incontro di oggi a Roma metterà sul tavolo. Continua dunque senza tregua la battaglia per difendere la giustizia in un Territorio vittima di molteplici tagli ad un’economia già ampiamente provata.

 

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