Azioni: si fa presto a dire prezzo

Filippo Ispirato

Quando si è intenzionati ad investire in un titolo azionario la prima cosa che viene fatta solitamente è quella di sfogliare le pagine dei quotidiani economico-finanziari o i siti on line specializzati che rilasciano delle informazioni di tipo quantitativo o qualitativo sull’azienda nella quale si vuole investire, informazioni sul mercato di riferimento o dello Stato in cui essa opera o ancora dei paesi in cui esporta.

Tutto questo si riflette sul prezzo dell’azione; è importante a questo punto fare un piccolo ma doveroso approfondimento sul prezzo delle azioni in quanto se si analizzano i listini azionari abbiamo una serie di valori che devono essere presi in considerazione.

A differenza degli Stati Uniti, dove vengono indicati solo il prezzo di apertura e di chiusura di mercato, sui listini europei abbiamo varie tipologie di prezzi dei titoli che servono a darci un maggiore quantitativo di informazioni utili alle nostre analisi, soprattutto in fase di acquisto/vendita nel corso della giornata borsistica.

Vediamo nello specifico quali sono i valori da considerare:

–          Prezzo di apertura: è il prezzo che viene determinato all’apertura delle contrattazioni di borsa;

 

–          Prezzo ufficiale: è la media ponderata di tutti gli scambi avvenuti nel corso della giornata. Questo valore sarà utile per avere informazioni sull’andamento generale della giornata, anche se per delle informazioni più dettagliate si dovrà ricorrere al prezzo di riferimento;

 

–          Prezzo di riferimento: è quel prezzo che indica la media ponderata dell’ultimo 10% delle quantità scambiate, molto utile per controllare il trend del titolo nel periodo nel periodo immediatamente precedente all’ipotetica operazione di compravendita. Tale valore, di conseguenza, è quello più adatto per avere informazioni più aggiornate;

 

–          Prezzi minimo e massimo: indicano rispettivamente il valore più basso e più alto toccato dall’azione nel corso della giornata

 

–          Prezzo di chiusura (o prezzo ultimo): rappresenta il valore determinato all’asta di chiusura, ossia quello di fine giornata

 

–          Prezzo di controllo: creato con lo scopo di limitare fortemente le irregolarità e l’eccessiva speculazione sui mercati. Il valore del prezzo di controllo tende a corrispondere con il prezzo di apertura del giorno; in questo caso un titolo viene sospeso dalle contrattazioni qualora il valore di mercato del momento del titolo si discosta, in eccesso o difetto, di più del 10% rispetto al suo prezzo di controllo.

 

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