Polla: mancano gli anestesisti, niente interventi chirurgici

Antonio Citera

Attività chirurgiche bloccate da ieri mattina presso l’ospedale di Polla. Mancano in organico i medici anestesisti disponibili per le sale operatorie. Al momento vengono assicurati soltanto gli interventi chirurgici d’urgenza. Intanto i reparti sono quasi vuoti , data la situazione di precarietà che costringe gli addetti ai lavori ad una non programmabilità del servizio. Situazione sempre più precaria al Luigi Curto di Polla, sale operatorie vuote a causa di carenza di medici anestesisti,  i cittadini che da tempo lamentano disservizi, sono obbligati a rivolgersi ad altre strutture presenti nel territorio, dovendosi sobbarcare spesso  anche 100 km per raggiungere i nosocomi di Sapri o di Vallo della Lucania. Un provvedimento quello adottato dai vertici ospedalieri,  che di fatto ha sospeso la maggior parte dei ricoveri programmati, a discapito dei pazienti che già sono alle prese con interminabili liste di attesa.  Pochi, anzi pochissimi gli anestesisti presenti, che a mala pena riescono ad assicurare  gli interventi nei casi di urgenza. La direzione Sanitaria dell’ASL 3, è impegnata a risolvere il problema, cercando di reperire in qualsiasi modo  i medici anestesisti necessari per ripristinare un servizio pubblico di primaria importanza.  «Stiamo facendo salti mortali per cercare di ovviare a questo serio problema – fanno sapere dalla direzione dell’Asl Sa3 – Purtroppo di medici anestesisti non se trovano neanche a pagarli a peso d’oro».  La speranza di tutti, è che presto venga risolto il problema,  confidando nell’azione di chi di dovere, e permettendo ai medici chirurghi di poter usufruire degli strumenti minimi indispensabili, quale l’apporto di un anestesista, per poter effettuare gli interventi chirurgici.  Un problema, quello della carenza di vocazione alla specializzazione di medico anestesista , che va direttamente alla radice, infatti, gli iscritti alle specializzazioni post laurea ogni anno, sono nell’ordine di poche centinaia di persone, ed il numero  dei professionisti che pratica la specializzazione, non è affatto sufficiente a coprire il reale fabbisogno della comunità. Una sproporzione offerta – domanda che urge di una soluzione, per non ritrovarci spesso nella situazione di dover rinunciare ad un intervento chirurgico per  cause forza maggiore, o di dover andare in ospedali di altre provincie o regioni per un semplice intervento chirurgico.

3 thoughts on “Polla: mancano gli anestesisti, niente interventi chirurgici

  1. A proposito di quello che è stato scritto circa la carenza di medici specialisti in Anestesia e Rianimazione nell’articolo di antonio Citera del 04 aprile 2012 forse è il caso di chiarire. Anzi sicuramente è il caso di farlo. Il sottoscritto è un anestesista, appunto.
    Non mi permetto di esprimere un giudizio circa la situazione dell’ospedale di Polla perchè non la conosco, sarà vero…ma da qui a dire che in Campania “Purtroppo di medici anestesisti non se trovano neanche a pagarli a peso d’oro” il passo è lungo…molto lungo!
    Di anestesisti in Campania ce ne sono molti; forse fin troppi!
    Quelli che mancano in realtà in questa regione sono gli avvisi pubblici a tempo determinato e i concorsi a tempo indeterminato, se proprio vogliamo dirla tutta.
    A Napoli ogni anno tra le due scuole di specializzazione in “Anestesia e Rianimazione”, quella della Università “Federico II” (presso la quale si è specializzato il sottoscritto) e quella della “SUN”, si specializzano più di 50 anestesisti. Gli ultimi neospecialisti, tra questi il sottoscritto, si sono specializzati lo scorso marzo 2012.
    Il sottoscritto, e credo molti altri, verrebbe da domani a lavorare all’ospdale di Polla; ma col ruolo che gli compete, ossia quello di Diregente Medico in Anestesia e Rianimazione, non come co.co.co, co.co.pro. o colloboratore con qualche altra sigla strana. Con tutto il rispetto per chi lavora con questo tipo di contratti, sono del parere- del tutto personale e quindi criticabile- che i volatili appartengano ad un’altra sfera del genere animale, e li lascerei al proprio posto.
    Sono anche convinto che fino a quando si continuerà ad andare avanti a coprire le carenze con questo tipo di contratti o con autoconvenzioni che vengono profumatamente pagate a dirigenti già in ruolo, molti giovani specialisti preferiranno andare fuori regione per andare a svolgere dignitosamente la propria professione con i contratti da dirigente medico, con annessi e connessi diritti e doveri, organizzazione e sicurezza di lavoro.
    A proposito del rapporto domanda-offerta, se considera che attualmente sul mercato campano ci sono molti specialisti e pochissimi, anzi direi nulli avvisi pubblici o concorsi per l’assunzione in qualità di dirigente medico in Anestesia e Rianimazione in Campania, direi che il rapporto domanda-offerta è esattamente l’inverso di quanto prospettato dall’articolo a cui rispondo.
    Distinti saluti
    dr. David D’Auria

  2. Al giornalista Citera vorrei chiedere chi è il suo intelocutore della direzione sanitaria dell’ASL Sa 3, che fa delle affermazioni scandalose e senza fondamento conoscendo la attuale situazione della Regione.
    Manderò immediatamente una domanda di trasferimento presso L’ASL e vediamo cosa succede!

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