Esseri viventi/Clima: un rapporto difficile

Corrado Caso (Specialista in Idroclimatologia Medica e clinica Termale)

SALERNO – La complessità del rapporto tra gli esseri viventi e il clima è un interrogativo, in gran parte, irrisolto dalla ricerca scientifica. Interrogativo che supera, molto spesso, il semplice nesso di causalità. La natura, ha la plasticità degli organismi viventi e concorre a definire in un rapporto scambievole il senso biologico, la risonanza biologico-umorale e per intera l’identità degli organismi viventi.

Le alterazioni climatiche hanno avuto un ruolo di estrema importanza nella storia dell’ uomo. Tra il XV° e il XIX° secolo, a causa di frequenti eruzioni vulcaniche, l’Europa e il Nord-America attraversarono un periodo di piccola glaciazione con fenomeni di carestia e urbanizzazione che causarono condizioni di sovrappopolazione e conseguente sviluppo di focolai epidemici con alti indici di mortalità.

Oggi, a questa naturale imprevedibilità climatica si è aggiunta l’opera devastatrice dell’uomo. Il modello di sviluppo, il consumismo esasperato e senza regole, lo sfruttamento indiscriminato delle risorse della Terra hanno messo e mettono a dura prova i meccanismi di sopravvivenza della natura e la possibilità, di quest’ultima, di ristabilire un efficace equilibrio rigenerando quanto, irrimediabilmente, perduto o parzialmente danneggiato.

Dall’inizio del ‘900, complice il processo di industrializzazione, la temperatura del pianeta è aumentata. La stessa orografia planetaria si è ridisegnata con lo scioglimento dei ghiacciai e l’impoverimento del patrimonio boschivo. Una cementificazione selvaggia è la testimonianza, la scheggia impazzita di una speculazione senza scrupolo o rispetto per la qualità della vita e per la stessa sopravvivenza di intere comunità. Potremmo definire il tempo che attraversiamo un percorso minato dal lento e costante fenomeno dell’ Effetto serra o Effetto coperta, una specie di febbre maligna che minaccia la Terra. Clima e temperatura sono ostaggio di continue e rapide variazioni che investono con fenomeni di estrema pericolosità cose e persone. Gli stessi organismi viventi non riescono a contenere se non entro certi limiti queste variazioni estreme. I sistemi omeostatici dei quali siamo dotati e che regolano la temperatura corporea vengono messi a dura prova e compromessi dalla repentine variazioni della temperatura esterna. E’ convinzione comune che non esistano più le stagioni intermedie: primavera e autunno. Si passa con estrema velocità dal freddo invernale al soffocante caldo estivo. E lo stesso cuore delle stagioni è fatto di una estrema variabilità di temperature. Un quadro complesso e preoccupante nel quale gioca un ruolo importante e non secondario l’umidità. Essa compromette quei meccanismi fisici come la sudorazione e la respirazione che abitualmente regolarno la produzione e la dispersione del calore corporeo. Ad ogni aumento dell’umidità relativa corrisponde, in caso di innalzamento della temperatura, una riduzione dell’efficienza del nostro sistema di termoregolazione. Alla luce di queste considerazioni è, ormai, prassi consolidata cercare di prevenire il malessere e, purtroppo, le vittime esposte alle alte temperature. Si insediano unità speciali di esperti, comunicazioni e previsioni per proteggere, soprattutto, le categorie maggiormente a rischio come anziani, bambini e malati. E’ alle porte una nuova estate e in attesa del grande caldo è importante tenere in debita considerazione alcuni consigli e un comportamento giusto e prudente. Nei giorni caldi , soprattutto, umidi è importante evitare che i bambini giochino all’aperto. La stessa raccomandazione vale per gli sportivi. Per tutti esiste una regola fondamentale dettata dal buon senso: idratarsi in maniera adeguata con acqua e consumare cibi di facile digeribilità , frutta e verdura ricche di sali minerali . Anche l’abbigliamento è fondamentale per attenuare gli effetti del caldo. E’ consigliabile indossare abiti di lino o cotone che sono per natura traspiranti. In caso di malessere, pelle secca e arrossata, prima che sopraggiungano altri fattori nocivi rinfrescarsi, sventagliarsi, distendersi in un luogo ventilato.

Un’ ultima raccomandazione è sulle partenze intelligenti che hanno, purtroppo, poco di intelligente perché si cade sempre negli stessi errori : “non lasciate i bambini in macchina durante le soste e fateli viaggiare nelle ore più fresche.

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