Siria: perché l’America interviene?

 

Maria Chiara Rizzo

Mentre il dispiegamento di forze statunitensi continua con l’arrivo di una sesta nave da guerra nelle acque del Mediterraneo, si fa sempre più vicino e concreto l’attacco a Damasco, in virtù di prove sull’utilizzo di armi chimiche nel regno di Assad. Restano ancora alcuni punti oscuri nella vicenda, come il perché il presidente siriano abbia deciso l’utilizzo di dette armi in una fase di vittoria per le sue forze e se sia stato proprio lui ad ordinarne l’impiego, ma l’America di Obama ha deciso che la comunità internazionale non può restare a guardare. Al momento Londra sembra essersi tirata indietro, mentre la Francia resta perplessa anche se al fianco degli Usa. Ma Obama non attenderà l’appoggio di tutti e soprattutto non avrà mai il mandato dalle Nazioni Unite per via dell’opposizione di Russia e Cina, “amiche della Siria”, all’intervento militare in Siria. Ciò che non e’ chiaro, o forse solo apparentemente, e’ perché intervenire ora e quanto sia davvero intollerabile per gli USA e i suoi alleati l’utilizzo di armi chimiche contro la popolazione. Dall’inizio del conflitto, nel 2011, c’e’ stato uno spargimento di sangue che e’ costato la vita ad un numero di vittime spaventoso, perché  i “nostri animi” si smuovono solo ora? Forse e’ solo per l’utilizzo di armi chimiche. Allora, andando a ritroso dovremmo ricordare che quando nel 1988 l’Iraq ha fatto uso di armi chimiche contro i Curdi, l’America non ha deciso un intervento militare contro Bagdad. Qual e’ la differenza se non il fatto che l’Iraq, all’epoca, era alleato americano? L’attacco israeliano in Libano del 1982 in cui persero la vita circa 17 mila persone tra donne, uomini e bambini non e’ rimasto impunito così come quello  messo in atto a Gaza tra dicembre 2008 e gennaio 2009, in cui e’ stato appurato l’utilizzo di fosforo bianco come arma impiegata dai soldati israeliani? Questi sono solo alcuni dei tanti esempi che ci racconta la storia.  Vero e’ che tutto e’ relativo. Forse quello che dovremmo chiederci e’ se, dietro allo spirito tanto solidale nei confronti del popolo siriano, si nasconde l’obiettivo americano di colpire l’Iran che, insieme al movimento libanese Hezbollah,  da’ il suo supporto materiale alle forze lealiste. Dunque, riassumiamo:  gli Usa decidono di intervenire in Siria proprio nel momento in cui il regime di Assad sta avendo la meglio sui ribelli che, non così tanto discretamente, stiamo armando. In tal caso diventa un gioco a carte scoperte: la vittoria di Bashar Al Assad e’ la vittoria dell’Iran, nemico di Israele e dell’America.

One thought on “Siria: perché l’America interviene?

  1. certamente ci sono tanti interessi politici-economici nascosti dietro a tutte queste strategie apparentemente a fini di bene, e putroppo siamo una volta ancora alle porte di una nuova guerra con conseguenze difficili daprevedere.

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