Messina battuto ai rigori

Fabio Gioia

La Salernitana, grazie ai calci di rigore, si porta a casa una vittoria contro i rivali del Messina, dopo una gara con pochi momenti esaltanti, una gara che ha visto più un possesso palla con azioni sterili da ambo le parti, che azioni degne di note. Ma se la cosa che conta è il risultato, allora la Salernitana ha battuto non solo il Messina ma anche l’incubo dei rigori che non sono stati mai alleati dei granata. Sanderra manda in campo Mendicino, Zampa e Sbraga. L’attaccante e il difensore hanno giocato tutti i 120 minuti, dimostrando di essere quasi pronti per un eventuale chiamata anche in campionato, l’attaccante si è dimostrato a suo agio anche nel momento in cui è entrato Guazzo, mentre Sbraga ha avuto qualche indecisione, ma tutto sommato ha giocato una buona gara. Colui che ha deluso, uscendo prima del dovuto a causa di un piccolo infortunio all’inguine, è stato Zampa che ha concluso qualche passaggio buono, ma per uno come lui ci si aspetta sempre di più.

Il primo tempo inizia a ritmi blandi, la Salernitana con Mendicino prova a sorprendere l’ex Iuliano con tiri da fuori, ma ogni conclusione è sempre troppo centrale, o arriva fuori. Il Messina invece non riesce quasi ad essere preciso, ma lo fa una sola volta con l’occasione più pericolosa della prima frazione con Costa Ferreira che entra in area e riesce ad inquadrare la parte inferiore della traversa ma Berardi è bravissimo a deviare in calcio d’angolo. La Salernitana è brava a contenere il Messina che piano piano comincia a crescere e a schiacciare i granata, ma non riuscendo a creare conclusioni degne di nota.

Il secondo tempo, già dai primi tocchi di palla, e la Salernitana è la prima a rendersi pericolosa con il greco Topouzis che di testa colpisce Iuliano e sulla ribattuta la palla però non c’entra lo specchio della porta. Al 15esimo Sanderra comincia ad effettuare i primi cambi, prima Montervino per l’infortunato Zampa e poi entra Guazzo che dimostra subito di essere in partita. Infatti passano pochi minuti e al primo cross Guazzo ci mette la testa facendo esultare i quasi duemila tifosi presenti allo Stadio. La Salernitana dopo il goal cresce e sfiora un paio di volte il raddoppio, prima con Ricci e poi con Mendicino, però il calcio ti punisce se non sfrutti le occasioni, e lo fa anche in questo caso, infatti a pochi minuti dalla fine il Messina, dopo una bell’azione, buca la difesa e Costa Ferreira non deve far altro che battere Berardi e portare il risultato in parità. Da qui la partita si spegne di nuovo, aspettando solo il fischio finale dei tempi regolamentari.

I tempi supplementari hanno visto più Messina che Salernitana, che ha cominciato a farsi vedere in attacco solo negli ultimi 15 minuti di gioco, grazie al subentro di Gustavo che con la sua imprevedibilità ha messo, anche se non eccessivamente, in crisi la difesa avversaria, ma sempre con azioni sterili.

Ai rigori si mette in mostra Berardi, che dopo aver visto andare il primo rigore alto sulla traversa ( tiro di Quintoni) riesce a parare i due rigori successivi, quello di Lasagna e di Simonetti. Per i granata segnano Guazzo, Gustavo e Montervino che fanno in modo che la Salernitana continua il suo cammino in questa competizione.

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