‘’Fuga di cervelli’’: il primo film di Paolo Ruffini

 

Noemi Giulia Sellitto

Il 21 novembre è uscito nelle sale italiane ‘’Fuga di cervelli’’, il primo film diretto da Paolo Ruffini. Tratto da ‘’Fuga de cerebros’’ dello spagnolo Fernando Gonzàlez Molina, mai proiettato nei nostri cinema, la commedia del presentatore di ‘’Colorado’’ sta riscuotendo un grande successo, nonostante i pareri negativi della critica. Tra gli interpreti compaiono, oltre allo stesso regista, Olga Kent, Frank Matano, Luca Peracino, e Andrea Pisani.

Emilio è innamorato da sempre della bella Nadia, ma non riesce a trovare il modo per conquistarla, dato il suo aspetto da ‘’sfigato’’. Il gruppo di amici che lo accompagna, poi, non è da meno e, per quanto ognuno di loro cerchi a suo modo di dargli un consiglio, nessuno sembra riuscire nell’impresa. Precisamente, i fedeli compari di Emilio sono Alfredo, non vedente, Alonso, paraplegico, Franco, stralunato, e Lebowsky, hacker informatico. La caratteristica che accomuna questi cinque ragazzi è proprio il loro essere un po’ disadattati, cosa a cui cercano di porre rimedio rimanendo sempre uniti e confortandosi a vicenda. Un giorno, Nadia vince una borsa di studio ad Oxford, dove dovrà soggiornare per un mese e frequentare i corsi di medicina, facoltà alla quale è iscritta. La notizia della sua partenza sconvolge profondamente l’animo Emilio che, ancora una volta, non è in grado di aprirsi alla sua amata. In suo aiuto, però, corrono i suoi amici del cuore, grazie ai quali riuscirà a fare carte false e a farsi accettare ad Oxford, nella stessa classe di Nadia, insieme a tutta la simpatica combriccola. Riuscirà Emilio nell’intento di conquistare la sua bella, senza che i suoi complici combinino guai?

‘’Fuga di cervelli’’ è un film estremamente spensierato, stroncato dalla critica, nonostante gli ottimi incassi e la grande pubblicità fatta a suo favore. Il lavoro di Ruffini appare privo di un corpo omogeneo, simpatico solo a tratti e scarno nell’insieme. Sebbene, però, ci siano questi ed altri punti a suo sfavore, il film colpisce in positivo per il suo nuovo modo di fare comicità. Basti pensare che due degli attori principali, Frank Matano e Guglielmo Scilla, in arte Willwoosh, sono stelle del web. Spensierato, dunque, e anche demenziale al punto giusto, come d’altronde lo sono i tanti film americani del genere.

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