Cava: il trincerone della discordia !!

 

Maddalena Mascolo

 CAVA de’ TIRRENI – Città che vai, trincerone che trovi; questo il leit motiv almeno la prima e la seconda città della provincia di Salerno. Ma non solo motivi lieti hanno accompagnato la costruzione dei due trinceroni, progettati e partoriti più o meno nella stessa epoca e cantierizzati dalle stesse ATI (Associazioni Temporanee di Imprese). Finanche le inchieste giudiziarie di tangentopoli toccarono le stesse identiche persone tra Salerno e Cava de’ Tirreni, quelle stesse persone che sono state velocemente dimenticate e che andrebbero ricordate e premiate per la loro abnegazione e la loro pervicace insistenza a tutto vantaggio delle rispettive comunità. Un nome su tutti mi piace ricordare in questo momento: Antonio Di Donato, imprenditore cavese, serio, coscienzioso e sicuramente al di sopra e al di là di ogni sospetto. E’ giusto ricordare la storia, quella storia che molti non conoscono o fanno soltanto finta di dimenticare per non restituire a chi è giusto restituire in termini almeno di riconoscenza. Ora, dopo  trent’anni, siamo quasi alla fine; a breve termine il trincerone di Cava de’ Tirreni sarà bello e pronto, anche in questo periodo i lavori fervono intensamente dopo lunghi anni di sosta e di abbandono. Alla fine ci saranno oltre 400 posti auto nella disponibilità della città metelliana, ed assisteremo ad un sicuro snellimento del traffico cittadino visto e considerato che anche il tunnel verso la Tengana è quasi pronto. Il traffico così si spezzerà in più tronconi e sarà un sollievo per tutti, soprattutto nel tratto che va dalla stessa Tengana, passando per l’ospedale, fino alla stazione ferroviaria. Giardini quasi pensili, aree di passeggio, piante e fiori, parcheggi,  sarà davvero uno spettacolo ammirare il trincerone dall’alto. E’ ovvio che oggi i disagi per i residenti a ridosso dei vari cantieri sono tantissimi, ma presto cesseranno di essere tali e la normalità accompagnata dalla modernità ritornerà a primeggiare, alla faccia dei tanti gufi che comunque esistono anche a Cava. L’Amministrazione Comunale si è impegnata a scucire gli ultimi 2milioni di euro in favore dell’impresa per gli ultimi lavori, anche se sullo sfondo rimane problematica la questione sollevata dalla impresa esecutrice per i ritardi nei lavori tra il 2008 e il 2010 che l’impresa cerca di addebitare al Comune con richiesta di indennizzo per svariati milioni di euro. Marco Galdi ha assicurato una difesa senza quartiere per evitare un colpo durissimo per le casse pubbliche. C’è anche uno stop della Soprintendenza (e dove questa Soprintendenza non ha stoppato ? solo a Salerno ha fatto passare il mostro con il silenzio assenso !!) per via di un tratto della rampa di accesso che si percorrerà a salire da Vietri; probabilmente è stata costruita in difformità e il Consiglio di Stato dovrà ancora pronunciarsi. Speriamo bene, altrimenti dovrà essere abbattuta. Ma il sindaco l’altro giorno è apparso fiducioso ed ha annunciato per l’autunno l’inizio dei lavori per il Parco Urbano con verde pubblico attrezzato (costo dell’opera circa 3milioni di euro). Insomma, come dire che il futuro urbanistico di Cava de’ Tirreni appare, oggi come oggi, abbastanza roseo.

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