Europee 2014 . Gli 80 euro che fanno la differenza.

 

Antonio Citera

 ROMA – A partita conclusa esultano i vincitori e schiamazzano a terra i perdenti. Dopo una lunga e interminabile campagna elettorale, durata mesi e mesi vince Matteo Renzi e il suo PD che riesce nell’impresa storica di salire oltre il 40% di consensi e si piazza ai primi posti in Europa, portando con se il profumo dell’Italia che non vuole proprio cambiare. I suoi avversari storici, (una storia di pochi mesi) soccombono sotto il peso delle promesse, e i cittadini cedono alla tentazione degli 80 euro, alimentando così quel piccolo vizietto chiamato voto di scambio che ha permesso al magico Renzi di battere i record e di salire sul primo gradino del podio praticamente senza avversari. Berlusconi, Grillo, Alfano, e via cantando hanno raccolto le briciole scivolando sulle bucce di banana che nel corso degli anni hanno mangiato e digerito. I veri vincitori però sono coloro che a votare non ci sono andati, quasi un 50% di Italiani che oramai non credono più nella politica e soprattutto in questi politici dai falsi ideali. Un voto viziato dunque, per certi versi comprato dal PD che ha saputo meglio vendere le illusioni ad un prezzo irrisorio di 80 euro a cui molte famiglie, per necessità, si sono aggrappate senza ripensamenti. Un clientelismo legalizzato dunque che fa del PD il nuovo partito di regime, al servizio del capitalismo e dei poteri forti non solo dell’Italia ma, i tutto il mondo. Un unico personaggio Matteo Renzi, in pochi mesi ha saputo mettere tutti d’accordo, e tra finte rottamazioni, tesseramenti falsi e brogli di ogni tipo ha perfezionato il suo piano diabolico innescando e implorando quella pietà divina chiamata supplica di onnipotenza capace di mettere in fila ( come pecore) le persone che hanno creduto e continuano a credere nelle sue parabole. Fuori tutti dunque, fuori i 5 Stelle che perdono consensi nonostante i buoni propositi decantati da Grillo, fuori Forza Italia con Berlusconi che ha finito la polvere magica e non riesce più a tirare fuori dal suo cilindro nessun coniglio, fuori i partitini cornice che vivono alle spalle dei protagonisti, si riaffaccia la Lega Nord che con Salvini rivuole quello che Bossi e company avevano perso in malo modo. Un’Italia che cambia, soddisfatta  della propria situazione, benestante, o talmente alla frutta da far si che bastino 80 euro per comprarla.  Un’Italia che ignora il ruolo di circoli esclusivi come il  Bildemberg credendo che siano club per pensionati o giocatori di bocce.  Un’Italia che non guarda oltre ma, si accontenta di soccombere sotto il peso di un potere che da trent’anni fa il bello e il cattivo tempo.

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