Domenico Quaranta: il vero erede di Enrico ?

 

 

Aldo Bianchini

 

SAN PIETRO al TANAGRO – Rispondo subito alla domanda contenuta nel titolo affermando che, per quanto  mi riguarda, il dr. Domenico Quaranta appare davvero come l’erede naturale e politico dell’indimenticato sen. Enrico Quaranta che negli ’60 e ’70 ha dominato la scena politica del Vallo di Diano e della Provincia di Salerno con agevoli e significative entrature in campo regionale e nazionale.

Erede naturale perché, anche se con fisico molto più asciutto dello zio, gli somiglia somaticamente in maniera impressionante; erede politico perché è riuscito a riportare il cognome della sua famiglia sullo scranno di primo cittadino di San Pietro al Tanagro dopo oltre venti anni di assoluta assenza; e lo ha fatto da solo senza l’aiuto dello zio che non c’era più e neppure dei suoi discendenti diretti.

Conosco Domenico Quaranta da diversi anni ma, in tutta sincerità, prima dell’ 11 maggio 2013 non avevo valutato correttamente le sue capacità dialettiche; quel giorno nel salone di rappresentanza del Comune di San Pietro al Tanagro veniva presentato da alcuni universitari il lavoro denominato “L’Italia e le mafie” e l’allora già sindaco Domenico Quaranta fece ampio sfoggio della sua cultura storico-politica del fenomeno della mafie nel nostro Paese; lo apprezzai moltissimo anche perché da funzionario di banca, qual è, non è da tutti studiare il fenomeno mafioso per diventarne un sicuro esperto a livello nazionale.

Nella prossima tornata elettorale del 26 maggio 2019 si ripresenta per poter continuare, per la terza volta consecutiva, il suo mandato di sindaco che ha svolto, fin qui, con ottimi risultati anche per quanto attiene i conti pubblici tra i quali si destreggia molto bene grazie anche alla sua attività bancaria; e per questo i conti pubblici di San Pietro al Tanagro sono tra i più sani dell’intero comprensorio.

La corsa per il terzo mandato è sostenuta, questa volta, da sette candidati consiglieri: Giuseppe Auleta, Antonio Boffa, Andres Miguel Crisci, Angelo Di Benedetto, Roberta Rita Franco, Antonio Pagliarulo e Michele Zambrotti, tutti compatti e raccolti sotto il nome di “La continuità di un impegno – Avanti sempre insieme”.

Nelle precedenti elezioni del maggio 2014, per la cronaca, Domenico Quaranta era stato votato da 882 elettori (il 78,67%), un risultato stratosferico rispetto al suo avversario dell’epoca, Giovanni Graziano, che raccolse soltanto 239 voti (21,32%).

Un terzo mandato per Domenico Quaranta offrirebbe la possibilità ad un’intera comunità di concludere molti progetti tuttora in corso e di programmare un futuro ancora più roseo per San Pietro al Tanagro.

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