FASE 3 sistema Italia–14 GIUGNO 2020: I TRENI AD ALTA VELOCITÀ ITALO E FRECCIA ROSSA CHE CIRCOLANO DALLA DIRETTRICE TORINO-REGGIO CALABRIA, FERMERANNO QUOTIDIANAMENTE A SUD DI SALERNO. Il Premier Giuseppe Conte ha attuato una importante proposta contenuta nel “Manifesto per il Mezzogiorno”, che il Sen. Prof. Avv. Francesco Castiello gli consegnò durante il convegno svoltosi a Vallo della Lucania (SA), il 29 novembre 2019, con la presenza di 100 Sindaci.

Dr. Pietro Cusati (giurista – giornalista)

Il presidente del Consiglio dei Ministri prof. Giuseppe Conte insieme all'avv. prof. sen. Francesco Castiello a Vallo della Lucania per il "manifesto del mezzogiorno"

Roma ,4 giugno 2020 .Fiscalità di vantaggio per l’intero Meridione e   miglioramento delle infrastrutture, cominciando già da oggi, giornata in cui “è partito il primo Frecciarossa da Torino a Reggio Calabria’’. Il Presidente del Consiglio Prof. Avv. Giuseppe Conte ha tenuto una conferenza stampa da Palazzo Chigi, in merito al rilancio dell’Italia e alla ricostruzione dell’economia del Paese. Molti i punti toccati dal  Premier che  si è dichiarato soddisfatto delle misure adottate e ha annunciato una serie di interventi strutturali che porteranno alla “rinascita dell’Italia”. Si è parlato anche di Recovery Fund che sarà uno strumento importante per adottare una serie di cambiamenti strutturali per il Paese, dalla digitalizzazione alle infrastrutture e trasporti fino alle imprese. “Non un tesoretto in mano al governo di turno” ha sottolineato Conte che non dimentica le imprese  “le proposte idonee saranno valutate, nessun rimpasto di governo”. Riapertura delle scuole confermata per settembre. ‘’Siamo  uno dei primi paesi europei che può permettersi di riprendere la vita economica sociale in condizioni di sicurezza.” Il Presidente del Consiglio,tra l’altro,  si è  soffermato  sull’importanza della riqualificazione  del Sud e sul miglioramento delle infrastrutture. I treni ITALO e FRECCIAROSSA dal 14 giugno 2020 prolungheranno la corsa a Sud di Salerno, con fermate quotidiane nel Cilento, realizzando collegamenti diretti ad Alta Velocità tra il Nord del Paese e il Mezzogiorno. Il Premier Giuseppe  Conte ha attuato una importante proposta contenuta nel “Manifesto per il Mezzogiorno”, che  il Sen.Prof. Avv. Francesco Castiello,Presidente della Fondazione Grande Lucania, gli consegnò durante il convegno svoltosi a Vallo della Lucania (SA) il 29 novembre 2019, con la presenza di 100 Sindaci. Il “Manifesto per il Mezzogiorno”, un documento sulle problematiche che interessano da anni il territorio delle aree interne del salernitano sempre più spopolato e privo di servizi essenziali ed infrastrutturali e che contiene al suo interno, ben 10 proposte per il Governo. “La mia presenza – spiegò il premier Conte – è il segno dell’attenzione dello Stato al Cilento e Vallo di Diano. Ogni volta che vengo in queste aree territoriali interne scopro che l’ultimo Presidente del consiglio venuto prima di me, fu lo statista Aldo Moro”.Se riparte il sud– disse Il Presidente  Conte – riparte l’Italia intera. Il Mezzogiorno deve  concorrere alla crescita e allo sviluppo dell’intero Paese e dobbiamo fare in modo che il territorio salernitano ricco di storia, sia anche ricco di futuro  per i nostri  figli e per i nostri giovani.                                .’’ Questi risultati, Secondo il Sen. Prof. Avv. Francesco Castiello ‘’ costituiscono un punto di partenza e non un punto di arrivo. Occorre lavorare concretamente per creare nuovi collegamenti ad Alta Velocità, su altre direttrici Nord-Sud, cercando di istituire – specialmente nel periodo estivo – fermate ad Alta Velocità anche nelle altre stazioni del Cilento, prestigiose mete turistiche, quali Paestum, Pisciotta-Palinuro e Centola-Palinuro .Inoltre il Sen. Castiello ha  organizzato con il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Prof. Giuseppe Provenzano, un nuovo  incontro nel Vallo di Diano ,verosimilmente a Sala Consilina (SA)o dintorni,  con i Sindaci del Cilento e del Vallo di Diano in data che il Ministro fisserà per l’autunno , già previsto per la seconda metà di febbraio ma non tenuto per il coronavirus . L’incontro con il Ministro Provenzano fa seguito a quello del 29 novembre 2019  con il Presidente del Consiglio dei Ministri Prof. Conte. Si tratta di un evento di grande importanza per i nostri territori, in quanto Provenzano illustrerà il Piano Strutturale per il Mezzogiorno  diretto a superare le gravi carenze infrastrutturali che ostacolano lo sviluppo, riducono fortemente le possibilità occupazionali, alimentano lo spopolamento e la destrutturazione demografica che, in un perverso circolo vizioso, provoca sottosviluppo. Il Piano Provenzano prevede molteplici ed efficaci misure, alcune di esse coincidenti con quelle oggetto del “Manifesto del Mezzogiorno” , tra cui la decontribuzione previdenziale di medio – lungo periodo necessaria per incentivare le assunzioni e combattere la disoccupazione giovanile, in particolare quella femminile .Per la prima volta viene varato un Piano Straordinario Strutturale di durata decennale, che segna una decisa svolta nella politica meridionalista. Infatti la fiscalità di vantaggio ha già  trovato un importante riconoscimento normativo nella Legge delega n.42/2009, sul cosiddetto federalismo fiscale  ed è  previsto espressamente: “lo sviluppo delle aree sottoutilizzate nella prospettiva del superamento del dualismo economico del Paese”.L’Unione Europea  concede da parte degli Stati europei aiuti economici ,anche in forma di sgravi ed esenzioni, volti a favorire e sostenere lo sviluppo di determinate aree e regioni particolarmente svantaggiate, a condizione, però, che tali aiuti non alterino le condizioni complessive degli scambi intra-unione e dunque non pregiudichino la concorrenza e la libera circolazione di beni e servizi a livello europeo. L’’Unione Europea ha già ammesso la possibilità di interventi di fiscalità di vantaggio esclusivamente per le Regioni  meridionali della Campania, Calabria ,Basilicata ,Puglia e Sicilia, in questo quadro, tali Regioni hanno la possibilità, attraverso propri interventi normativi, di modificare, ad esempio, le aliquote delle imposte di propria competenza, quali l’IRAP, ovvero di disporre esenzioni, detrazioni e deduzioni, purché nei limiti imposti dalla normativa comunitaria e dai criteri quadro stabiliti dalla legislazione statale.

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