SANITA’: da Salerno a Sant’Arsenio

Aldo Bianchini

L'ex ospedale ortopedico di Torre Angellara (SA), ristrutturato e poi abbandonato

SALERNO – La domanda è: “Che fine hanno fatto tutti le idee, le intenzione e i progetti per riattivare i plessi ospedalieri dismessi di Sant’Arsenio e di Torre Angellara ?”.

 

Su queste due strutture sanitarie all’inizio della violenta pandemia si erano appuntati gli occhi di molti politici, e non, che tra di loro se le sono suonate anche di santa ragione a chi sparava più “cazzate” dell’altro in merito alla loro riqualificazione.

In quel periodo di inizio marzo 2020 ne ho sentite di tutti i colori: c’era chi giurava che bastavano poche settimane di lavori per rimetterli in sesto entrambi; a Torre Angellara già rifatto e abbandonato, a Sant’Arsenio ancora in parte aperto anche se destinato a diverse operazioni.

Tutti, dico tutti (a cominciare da Nicola Ammaccapane, Tommaso Pellegrino, Nunzio Babino e Corrado Matera, solo per citarne alcuni in merito a Sant’Arsenio – e Roberto Celano, uno per tutti, per il plesso di Torre Angellara) a sbizzarrirsi nel proporre soluzioni che da come venivano descritte erano già li, fatte e pronte all’uso.

Macchè, niente di niente; una vergogna totale anche sotto il profilo del rapporto che i politici, non so come, riescono a mantenere in piedi con i loro potenziali elettori, e questi ultimi, creduloni, pronti e disponibili a farsi prendere in giro da nuove promesse, quasi come se quelle già fatte fossero state tutte ampiamente realizzate.

Pensate che qualcuno di questi politici sopra citati ha realizzato anche, come di moda oggi, dei video in cui spiegava come progettare e realizzare la facile riattazione per il rilancio sanitario del plesso di Torre Angellara e quello di Sant’Arsenio; incredibili fandonie. Anche queste.

 

E fra qualche settimane con l’avvio della campagna elettorale per le elezioni regionali cosa succederà ? Succederà il peggio del peggio con i candidati ad un seggio nel parlamentino regionale disposti a promettere ed a tranquillizzare.

Immagino già il tenore dei loro discorsi: “Nel giro di qualche settimana, massimo qualche mese, tutto sarà risorto; l’Italia è ripartita, è ripartito il sud e ripartiremo anche noi” sul piano generale; e su quello sanitario in particolare: “Salerno riavrà il suo storico ospedale di Torre Angellara, sarà rivisto e rinnovato il pronto soccorso del Ruggi, poi sarà costruito il nuovo grande ospedale a livello planetario”;

L'ospedale di Sant'Arsenio chiuso nel 2011

per rimbalzare nel Vallo di Diano: “Tempo dieci giorni, due settimane e il valdiano riavrà quell’antica e prestigiosa struttura di Sant’Arsenio che incautamente fu chiusa e abbandonata; riapriremo la tratta ferroviaria Sicignano-Lagonegro, potenzieremo l’ospedale di Polla, riporteremo il Tribunale a Sala Consilina, insieme al tribunale anche il carcere, la Telecom, il comando di Polizia di Stato, non faremo trivellare il suolo alla ricerca del petrolio, fermeremo per sempre la centrale elettrica, garantiremo l’arrivo della cicogna ogni anno e nessuno mai si permetterà di portare rifiuti; amici elettori, cari concittadini il Vallo non è più una zona emarginata e abbandonata a se stessa, ma occuperà un ruolo centrale nella ripartenza provinciale,  regionale e nazionale”.

 

Per quanto riguarda il Vallo di Diano, in particolare, visto che la maggior parte dei suoi sindaci sono del “partito di De Luca” ci sarà qualcuno di loro capace di tirare fuori gli attributi per ricordare a tutti i candidati ed in primis allo stesso governatore le promesse mai mantenute che furono fatte nel corso della campagna elettorale del 2015 ?

Nel Vallo di Diano come a Salerno sarebbe sufficiente un pò di dignità da parte di qualcuno più coraggioso per ricordare allo stesso De Luca che sarebbe sufficiente impegnare soltanto pochi di quei 400milioni di euro (per non parlare del miliardo del dopo virus !!) che ha nelle casse (sua dichiarazione di alcuni mesi fa) per costruire il nuovo ospedale di Salerno, per far si che nell’immediato ripartano le strutture di Torre Angellara e di Sant’Arsenio in modo da affrontare più decorosamente l’eventuale iattura di un ritorno del virus.

E che, infine, vengano rimodernati con urgenza tutti i “pronto soccorso” esistenti in provincia visto e considerato che il prof. Gualtiero Ricciardi detto Walter (attore, medico di fama mondiale e aspirante politico, una figura poliedrica finita al centro delle polemiche per un tweet a dir poco offensivo  nei confronti del presidente Usa, Donald Trump) ha dichiarato che 9 pronto soccorso su 10 sarebbero da smantellare e rifare con criteri moderni.

 

Uscirà alla scoperto almeno uno dei tanti politici salernitani per indurre lo stesso De Luca a tener fede alle promesse e per pretendere da ogni candidato alle regionali prima la pezza e poi anche il sapone ?

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