“L’universo tra le dita”, opera letteraria di Michele Mele

La redazione

SALERNO – Ritorna prepotentemente sulla scena il matematico salernitano Michele Mele con la sua opera letteraria dedicata a tutti gli ipovedenti che hanno intatte tutte le capacità professionali e tecniche non solo per affermarsi nella vita ma anche per lasciare tracce indelebili del loro passaggio, con invenzioni e scoperte finalizzate verso il benessere generale.

L’opera in discussione sabato 3 luglio alle ore 19.00 sugli storici “Gradoni della Lama” nel cuore del centro storico di Salerno è: “L’universo tra le dita” che sta appunto a significare che con le mani è possibile fare tutto quanto non consente la vista, e anche di più.

“L’Universo tra le Dita” è il primo libro di Michele Mele, pubblicato dalla casa editrice romana Edizioni Efesto. Questo saggio raccoglie le storie di dieci scienziati ipovedenti o non vedenti vissuti negli ultimi tre secoli e mezzo. L’obbiettivo dell’opera è quello di contrastare i pregiudizi che ancora circondano ipovedenti e non vedenti e che, spesso in precoce età, li allontanano dalle discipline scientifiche, erroneamente considerate a loro inaccessibili.

Attraverso l’esempio di questi grandi del sapere, Mele dimostra, con un linguaggio semplice ed accessibile a tutti, quanto l’ipovisione o la cecità non costituiscano una barriera per la realizzazione dei propri sogni. Le storie narrate da Mele sono anche un monito alla nostra società poiché mostrano quanto i processi di inclusione facciano del bene non solo alle persone con bisogni speciali, ma a tutta la comunità. Tra le figure ritratte nel libro vi sono il famoso Eulero, il cui vero nome era Leonhard Euler, uno dei più grandi matematici di tutti i tempi, Nicholas Saunderson, matematico ed erede di Isaac Newton sulla più prestigiosa cattedra matematica al mondo, e Damion Corrigan, ingegnere biomedico britannico che ha guidato il gruppo di scienziati che hanno inventato il più affidabile test per la COVID-19. E ci sono anche alcuni tuttora viventi: Lawrence Bagget, Damion Corrigan, Mona Minkara ed Henry Wedler, che sono la prova vivente, appunto, delle logiche che accompagnano il nostro Michele Mele nel suo cammino anche in chiave letteraria.

Appuntamento a tutti, per saperne di più, sabato sera dalle ore 19.00 sui mitici “Gradoni della Lama”.

 

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