VERDE PUBBLICO: Cammarota c/ Natella … finzione o qualcosa si muove davvero tra i misteri di Isam – Coop – Comune ?

 

Aldo Bianchini

SALERNO (10.06.24) – Non nascondo che un titolo giornalistico apparso su “Il Mattino” dell’8 giugno 24 mi ha francamente stupito ma anche lasciato perplesso “Verde pubblico, Natella risponde alle contestazioni ad IsamASCOLTATO IN COMMISSIONE TRASPARENZA: «NIENTE RESPONSABILITÀ» MA CAMMAROTA PUNGE: «È LAVARSENE LE MANI»”.

La perplessità può avere anche risvolti positivi, però bisognerebbe credere che in questa città e, soprattutto, in questa amministrazione comunale qualcosa comincia a funzionare secondo i ruoli previsti dal gioco della politica: la maggiorana fa la maggioranza e la minoranza fa l’opposizione.

La Commissione Trasparenza presieduta dall’avv. Antonio Cammarota (forse da troppo tempo !!) è uno dei pochi strumenti reali nelle mani dell’opposizione; uno strumento che al di là delle chiacchiere (come credo siano quelle amplificate nel titolo de Il Mattino dello scorso 8 giugno) non è stato mai utilizzato con piena consapevolezza e con spirito di controllo ed anche costruttivo.

Altrimenti bisognerebbe credere che, finalmente, in questa città c’è qualcuno che si è svegliato dall’eterno soporifero e ammaliante torpore della ondata anestetizzante del “sistema di potere politico deluchiano”.

Siccome siamo tuttora in presenza di un processo penale a carico delle COOP (e più precisamente contro Vittorio Zoccola e Nino Savastano) e di una rivoluzione nell’affidamento del cosiddetto “nuovo servizio” direttamente nelle mani di Salerno Pulita, perché la Commissione Trasparenza con convoca il presidente Vincenzo Bennet, l’assessore Massimiliano Natella, le Commissione Aggiudicatrici degli appalti e, perché no, lo stesso sindaco Enzo Napoli per chiarire in maniera definitiva che cosa è accaduto e sta accadendo in merito alle preventivate assunzioni:

  • di 41 addetti da parte della nuova gestione
  • contro i complessivi 145 lavoratori della vecchia gestione (quella delle COOP) che prevedeva 72 addetti ai lotti + 8 riserve e altri 65 ai parchi con varie mansioni tra cui quelle di guardiania.

Ma c’è, ovviamente di più, e su questo la Commissione Trasparenza dovrebbe aprir bene gli occhi se vuole assolvere in pieno al suo mandato per capire e spiegare alla cittadinanza perchè:

  1. a Salerno Solidale per il Parco Pinocchio venivano e/o vengono pagati ben 450mila euro l’anno, versati anticipatamente, per mantenere naturalmente ai limiti del degrado un parco che dovrebbe essere il fiore all’occhiello in quanto posto all’entrata di una delle porte strategiche della città;
  2. alla COOP 3 Esse per il Parco Salid venivano pagati soltanto 176mila euro posticipati a fine di ogni anno; una Coop che ha garantito servizio e decoro all’intero parco andando ben oltre i confini della sua competenza;
  3. la differenza di inquadramento previdenziale tra i 145 lavoratori ex Coop che il Comune pretendeva nel settore industrie; e l’attuale inquadramento nel settore agricolo con ricadute negative sul sistema pensionistico e più palesemente sulla mancanza di tredicesima mensilità e ferie annuali.

Soltanto così potremo salutare l’inizio di un nuovo corso della Commissione Trasparenza in relazione alle cose effettive da fare, ben l di là delle chiacchiere e delle punzecchiature mediatiche che fin troppe volte ci hanno scaraventato nel completo abbandono di ogni tentativo di guardare alla predetta Commissione come l’anatema di tutti i mali.

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