SASSANO: le “diocesi” di Giovanna De Luca

 

Aldo Bianchini

SASSANO – A tutti quelli che, in senso dispregiativo e quasi turandosi il naso, si lamentano per l’eccessivo numero di libri presentati nelle varie manifestazioni rispondo sempre con pacatezza che se è vero che spesso sono scritti anche male ed a volte molto personalizzati, è altrettanto vero che i libri non sono mai tanti e mai inutili, fanno cultura e con la cultura si ha la possibilità, pur rimanendo comodamente seduti in poltrona, di viaggiare per il mondo sulle ali di una fantasia concreta e decisamente istruttiva.

Con questi pensieri mi sono accinto a seguire la presentazione dell’opera letteraria “La nascita e lo sviluppo delle diocesi nella Campania Meridionale” (Zaccara Editore – 2022) avvenuta la mattina di sabato 25 maggio 2024 nella sala multimediale di Palazzo Picinni del Comune di Sassano.

A tanto, non lo nascondo, sono stato indotto dal mio amico giornalista dr. Pietro Cusati che da tempo mi aveva parlato in termini entusiastici del valore del contenuto del libro scritto dalla dott.ssa Giovanna De Luca (archeologa e con laurea magistrale conseguita con un bel 110/110 e lode presso l’università Sapienza di Roma, nonché aspirante giornalista in forza  della sua frequenza del corso di giornalismo organizzato da Italia/2 e Ondanews.it.

Un libro che nell’occasione di cui sopra sarebbe stato commentato dallo storico dell’arte fiorentino dr Pierluigi Doro (che già qualcuno ha indicato come il novello “Sgarbi del Vallo di Diano”), dal prete direttore dell’ufficio beni culturali della diocesi di Teggiano don Fernando Barra; il tutto brillantemente moderato dal giornalista Cusati, con interventi del sindaco di Sassano (Mimì Rubino), del consigliere regionale di Italia Viva (Tommaso Pellegrino) e dalla dirigente scolastica di Sassano (Patrizia Giovanna Pagano) che, poco prima della presentazione del libro, avrebbe provveduto alla premiazione di alcuni studenti del suo Istituto che sabato 18 maggio 24 presso la Sala Consiliare di Palazzo Valentini a Roma si erano distinti nell’ambito della quarta edizione del “Premio Angelo Vassallo sindaco pescatore”.

Quattro ore di manifestazione pubblica ottimamente organizzata dalla dott.ssa Antonella Inglese presidente dell’associazione Faq-Totum che, come dice la stessa presidente, è stata creata nel 2017 per mettere in comunicazione il passato e il futuro, le radici e la contemporaneità … Rigenerazione urbana, creatività, promozione del territorio: beni comuni per provare a sovvertire l’abituale narrazione delle aree interne, dominata dal miraggio dei «borghi da favola» che, in realtà, nascondono sempre più a fatica i segni dello spopolamento e dell’abbandono. Energie che non si sedimentano soltanto nei tradizionali luoghi di cultura, ma arrivano anche al cuore delle piccole comunità.

Ho seguito il tutto con attenzione e credo di non sbagliare se affermo che il libro della De Luca rappresenta un’ottima ricerca storica ed archeologica della nascita e lo sviluppo delle “diocesi” nella Campania Meridionale; in modo particolare delle chiese di Paestum, di Buxentum, di Velia e di Marcellianum in rapporto ed in stretto riferimento all’origine ed al costituirsi del cristianesimo nel Cilento e nel Vallo di Diano.

Dal libro emerge la grande professionalità dell’autrice e della sua certosina capacità di arricchire la narrazione con documenti storici e testimonianze archeologiche rinvenute nei vari campi di scavo realizzati in questi anni. Brillanti le descrizioni inerenti il “Battistero della diocesi di Marcellianum” come un edificio pressochè quadrato contenente la grande vasca per le immersioni in area San Giovanni in Fonte tra Padula e Sala Consilina; battistero sorto nel luogo in cui era già presente un culto pagano dedicato a Leucothea (la bianca dea delle acque).

Un libro, quello della De Luca, che dovrebbe essere distribuito e studiato nelle scuole per meglio trasmettere alle generazioni future il messaggio di conoscenza del nostro passato. Del resto la dirigente scolastica, dott.ssa Pagano, ha pubblicamente manifestato tutto il suo interesse verso l’opera della De Luca.

La mattinata è stata ampiamente inondata dalle splendide note musicali del maestro Vincent Vitale.

  Ci sono stati alcuni momenti di frizione, inaspettati e forse fuori luogo, a cominciare dai saluti di ringraziamento che la dott.ssa De Luca ha distribuito sui social verso Patricia Luongo (per l’intervista tv), Vincent Vitale (maestro di musica), Pierluigi Doro (storico dell’arte), Antonella Inglese (Faq-Totum) e un PAC (palazzo arti contemporanee); e mi sono subito chiesto dove fossero finiti i nominativi di Pierino Cusati (moderatore), di Mimì Rubino (sindaco), di Tommaso Pellegrino (consigliere regionale) e di Patrizia Giovanna Pagano (dirigente scolastica) che hanno sicuramente contribuito, in maniera decisiva, al successo della manifestazione con i contributi che spontaneamente hanno offerto rimanendo per ore inchiodati al loro posto.

Non ne parliamo, poi, del lavoro offerto dal dr. Cusati nella conduzione giornalistica di una intensa mattinata durata dalle ore 9.00 fino alle ore 13.00; un tempo francamente eccessivo che il bravo Pierino ha cercato di contenere richiamando i vari relatori ai tempi europei nei loro interventi; e lo ha fatto fino alla fine.

Insomma, se bene ha fatto la De Luca a ringraziare sui social, avrebbe fatto meglio a ringraziare tutti e non soltanto pochi privilegiati.

Ma si sa che la comunicazione è una scienza e come tale non è da tutti.

 

 

 

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