Rotary: l’Italia e le Costituzioni

Luciano Focilli

Sala Consilina – L’Italia e le Costituzioni”: è questo il titolo del convegno che, organizzato dal Rotary Club Sala Consilina-Vallo di Diano, si terrà venerdì, 23 settembre (inizio ore 18,00), presso la Certosa di San Lorenzo a Padula (Aula Consiliare del Comune). Dopo l’introduzione del presidente del Club, Luigi Macchia, e i saluti istituzionali il programma prevede due relazioni: “Le Costituzioni preunitarie”, tenuta da Giuseppe D’Amico (Vice presidente del Centro Studi e Ricerche Vallo di Diano “P. Laveglia”) e ”L’art. 5 della Costituzione Repubblicana”, tenuta dal prof.  Armando Lamberti (Docente di Diritto Costituzionale Università di Salerno). Coordinerà i lavori l’avv. Antonello Rivellese (Responsabile Nuove Generazioni del Rotary di Sala Consilina). Il convegno, patrocinato dal Comune di Padula, è stato organizzato in collaborazione con il Rotaract di Sala Consilina, con i Rotary Club di Campagna, Lauria e Val d’Agri, e con i 13 Forum dei Giovani del Distretto n. 61 Vallo di Diano e Tanagro. Sui motivi del convegno il presidente  Luigi Macchia ha dichiarato: “In occasione del 150° anno dell’Unità d’Italia sono stati organizzati numerosi convegni che hanno riguardato sia le modalità e le vicende che hanno portato all’Unità, sia i problemi che l’Italia ha dovuto affrontare successivamente.  Il tema che noi abbiamo scelto è certamente diverso: siamo partiti, infatti, dalla considerazione la Costituzione è il caposaldo che regola la vita di una Nazione. La nostra Costituzione ha superato da poco i 60 anni di vita e anche se non mancano coloro i quali sostengono che almeno in alcuni articoli necessiti di qualche aggiustamento, è pur vero che alcuni cardini sono inamovibili.  Tra questi uno dei più importanti è l’articolo 5 che, tra l’altro, ci ricorda come “La Repubblica è una ed indivisibile”. E questo concetto acquista la massima importanza in un momento in cui, soprattutto dal Nord, spirano venti di secessione. Discutere della indivisibilità dell’Italia in occasione del 150° anniversario dell’Unità credo possa essere utile a tutti: ai meno giovani ma soprattutto ai giovani che rappresentano la classe dirigente di un futuro che ci auguriamo il più prossimo e positivo possibile”.

 

 

 

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