Un Sanzese figlio di agricoltori, candidato a sindaco di Siena

Antonio Citera

Pasquale  D’Onofrio,nato a Sanza in provincia di Salerno il 14 aprile 1963, sposato con Sonia, padre di due  figli Davide e Andrea di 13 e 11 anni. Medico dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, dirige la Struttura Complessa di Anestesia. Figlio di contadini, è approdato in Toscana nel 1988 per motivi di lavoro. Laureatosi nel 1994. Dal 1995, dopo alcune esperienze di Guardia medica,  ha lavorato in AOUS come medico anestesista. Dal 2011, è primario dell’Unità Operativa di Anestesia ed oggi gestisce 21 medici anestesisti, 15 sale operatorie e circa 12.000 interventi l’anno. Una candidatura di rottura quella di Pasquale D’Onofrio, una persona che ha costruito il suo percorso lavorativo basandosi sulla propria professionalità, non provenendo da nomenclature di partito. Ma è una candidatura di rottura anche perché è completamente esterno a logiche di potere. Un uomo libero insomma, figlio di agricoltori, ha saputo cogliere quello spirito di sacrificio e di rispetto dei valori che sono stati alla base del suo vivere. “Sorprendiamo Siena”- dice  D’Onofrio – è il nostro slogan perché tutti noi abbiamo bisogno di uscire dal torpore, dalla sfiducia e dalla paura del futuro in cui siamo piombati negli ultimi tempi. E quindi ripartire, raccontando la verità per come la vediamo, ascoltando i cittadini e cercando di dare una risposta su due piani- continua- il metodo ed il merito delle scelte.-   Sono convinto e cerco sempre di spiegare ai miei figli, a mia moglie, a tutti quelli che mi dicono che la politica è sporca e che non ne vale la pena, che invece la politica è la cosa più importante di tutti i contesti sociali. La politica è il motore più potente per cambiare la società-. -La politica è il destino della nostra specie,- continua – il benessere sociale e civile, la possibilità dei nostri figli di trovare un lavoro è intimamente collegato alla qualità della politica. Per questo è necessario occuparsene. Non faccio della politica una professione. Ho un lavoro che amo e che, dopo anni, mi consente di vivere con serenità. Un lavoro che mi dispiacerebbe lasciare e che lascerei solo per una buona ragione. Imprimere un cambiamento a questa città è una buona ragione- conclude-. Una persona umile, partito da Sanza con precise ambizioni, ha saputo coronare i suoi sogni coltivandoli nell’orto del sacrificio. Ora vuole condividere la sua tenacia, la sua fede nei giusti valori, i suoi sani ideali con i cittadini di Siena, il suo impeto propositivo per ripristinare quel legame di autenticità che negli anni è andato scemando, per ridare la giusta collocazione storico-politico-sociale alla città del Palio.

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