Seminario Metropolitano: una vicenda giudiziaria lunga cinque anni

 

 Aldo Bianchini

SALERNO – La vicenda storico-giudiziaria relativa al Seminario Metropolitano nasce addirittura nel 1994, epoca in cui una relazione “riservata” (composta da 16 pagine dattiloscritte) viene consegnata all’allora Arcivescovo Metropolita Mons. Gerardo Pierro; nella relazione venivano descritti alcuni fatti accaduti all’interno del seminario metropolita di Pontecagnano inaugurato il 4 settembre 1999 da Sua Santità Giovanni Paolo II a cui la struttura è dedicata. La relazione, quantanche riservata, esce inspiegabilmente all’esterno e finisce nella mani di alcuni giornalisti e nel marzo del 2005 alcuni brani a stralcio vengono pubblicati sul quotidiano “Cronache del Mezzogiorno”. Nel 2008 il dossier arriva nelle mie mani, era il mese di settembre e provvidi a pubblicarne alcuni brani nel corso della mia storica rubrica televisiva. Da quella trasmissione televisiva, molto forte e molto contestata, ne è nato un processo dinnanzi al Tribunale di Salerno che è tuttora in fase dibattimentale. Ad ogni buon fine: <<Ritengo doveroso precisare, a rettifica di quanto affermato nella trasmissione televisiva Dentro la notizia del 18 settembre 2008 trasmessa dall’emittente locale Quarta Rete TV, che la relazione inviata il 25 ottobre 2004 dal sac. Carlo Magna al Suo Arcivescovo pro tempore Mons. Gerardo Pierro e da me letta durante la trasmissione in ampi brani, omettendo i nomi delle persone coinvolte, in quanto documento riservato, parte della corrispondenza privata del sacerdote con il suo Superiore Gerarchico, mi è pervenuta da fonte coperta dal segreto professionale senza alcun concorso di don Carlo Magna suo autore. Inoltre, dichiaro anche che per la divulgazione parziale del suo contenuto nella trasmissione in epigrafe non chiesi il consenso a don Carlo Magna. Don Magna non ha mai rilasciato interviste o pubbliche dichiarazioni al sottoscritto riguardanti il Seminario Metropolitano Giovanni Paolo II. Don Magna non mi ha mai incontrato, né conosciuto, né ha fornito direttamente o indirettamente a me, in tutto o in parte, documenti riservati sulla vicenda del Seminario, né mi ha autorizzato a divulgare le notizie della sua corrispondenza privata con il suo diretto Superiore, Sua Ecc.za Mons. Gerardo Pierro, che è tutelata a norma di legge. La notizia riguardante l’invio della relazione di don Magna alle Autorità Vaticane, finalizzata ad una presunta denuncia scandalistica dell’operato di mons. Pierro, scaturì da fonti che, per i tempi stretti, non ebbi la possibilità di verificare approfonditamente anche perché non avevo ragione di dubitare della buona fede di chi mi aveva fornito quella informazione. Alla luce di quanto risulta nel corso della vicenda giudiziaria, emerge che la relazione fu inviata da don Magna esclusivamente a Mons. Pierro a seguito di una specifica richiesta dell’Arcivescovo pro tempore e, conseguentemente, l’errore in cui sono stato indotto. A riprova della mancanza di qualsivoglia volontà offensiva nei confronti di don Magna, pubblico questa mia lettera come migliore prova della mia buona fede e, nel contempo, valido strumento di conciliazione. F.to: Aldo Bianchini.>>

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