Cemento/23: Lombardi, fidarsi è bene … !!

Aldo Bianchini

SALERNO – Un vecchio detto suggerisce che <<i consigli non pagati non vengono mai presi in considerazione>>, purtroppo è amaramente vero. Anche per l’ingegnere Antonio Lombardi, giovane imprenditore e rampollo di una famiglia passata forse troppo velocemente da “ditta edile” ad “impresa del mattone”, vale quel vecchio detto. Insomma nessuno ha mai fatto tesoro dei consigli elargiti gratuitamente e senza secondi fini; anche io qualche consiglio al giovane e valente imprenditore l’ho dato sia in materia di lavoro (sono stato ispettore di vigilanza degli infortuni !!) che in materia di informazione televisiva (sono giornalista da trent’anni !!). Non sono stato ascoltato, anzi addirittura ostracizzato con la complicità di chi vedeva spettri e congiure dove c’era soltanto schiettezza e trasparenza. Ma questo è un argomento che mi riprometto di trattare nell’ambito del racconto-inchiesta che sto portando avanti a puntate sulle televisioni salernitane. Tempo fa, scrivendo sull’Ance e sulle riconoscibili novità che il giovane Lombardi aveva, comunque, inserito nel suo modulo lavorativo per rilanciare un’associazione che ormai boccheggiava e sopravviveva sui fasti del passato, ho affermato, riferendomi all’intesa tra l’Ance e i Sindacati, che Antonio Lombardi faceva bene a fidarsi ma che forse era meglio non fidarsi ciecamente come sembrava che lui stesse facendo. Non avevo fatto la Cassandra né avevo sparato nel mucchio senza sapere dove coglievo; la mia esperienza lavorativa e di vita, mi induceva e mi induce a pensare che è bene riporre la giusta fiducia nella controparte ma che è assolutamente doveroso rimanere sempre all’erta, anche perché il ruolo del sindacato è e resta, comunque, un ruolo di parte a difesa della cosiddetta “classe operaia” (almeno questa è la loro mission sulla carta !!) o delle istituzioni non appena vengono alla luce fatti e misfatti tali da compromettere anche minimamente quel poco che resta  dell’immagine di una categoria (il sindacato !!) che negli anni ’60 contribuì alla nascita ed alla crescita del famoso “miracolo economico”, subito dopo la Fiat di Valletta, e che ora rischia seriamente di assumere un “ruolo antistorico” (lo ha detto anche Matteo Renzi !!) perché il miracolo economico non c’è più e la Fiat dal negriero Valletta è passata all’iper manager Marchionne. Ma bando alle chiacchiere e veniamo all’argomento oggetto di questa puntata della serie “Cemento – alla conquista di Salerno”. Tra botte e risposte tra sindacati e impresa Lombardi sembrerebbe che ci siano stati, o ci siano, problemi di pagamento dei salari in favore dei 23 operai dipendenti di Lombardi e impiegati nella costruzione delle famose “Torri del Sole”, situate proprio di fronte al contestato e famigerato “Angellara Home” che tanti lutti ha prodotto alla Curia a causa di una piccola e semplice “cambiamento di destinazione dell’opera”. Le “Torri del Sole” sono, comunque, un fiore all’occhiello dell’imprenditoria salernitana, e non solo; quasi un simbolo della “rabbia iconoclasta” nella battaglia senza esclusione di colpi per la conquista di Salerno attraverso il cemento che ha spaccato e sta spaccando tutto e tutti. Una specie di riedizione di quanto accadde sul finire degli anni ’80 quando all’interno dell’Ance si scatenò una battaglia virulenta per la conquista dell’associazione tra la famiglia Del Mese e la famiglia Citarella. Mi sorprende la rabbia con cui Antonio Lombardi ha reagito, attraverso il suo legale avv. Gianluca D’Aiuto, contro ipotetiche farneticazioni della stampa rea di aver riportato notizie su “presunte irregolarità nei versamenti della Cassa Edile”, un Ente locale che (mi piace ricordarlo al giovane Lombardi) tra mille contestazioni non è mai riuscito a trovare una sua accettabile e nobile collocazione nel mondo dell’imprenditoria come, invece, è accaduto storicamente per gli Enti della cosiddetta previdenza (Inps, Inail, Inpdap, ecc.) nazionale e obbligatoria. Probabilmente sarebbe stata sufficiente una convincente spiegazione sul merito di certi tributi che assumono a volte l’aspetto della vessazione per far capire ai “giovani giornalisti in erba” che il mancato pagamento (semmai fosse esistito !!) di qualche rata alla Cassa Edile non era e non è la fine del mondo e che, soprattutto, non è l’anteprima di una “crisi aziendale” inarrestabile, anche al di là del presunto mancato rispetto delle dilazioni. Perfettamente inutile, ai fini mediatici, annunciare su quattro colonne che <<Basta tragedie, sostegni veri alle imprese>> oppure che <<Crediti alle aziende, le istituzioni accelerino>>, perché queste dichiarazioni potrebbero facilmente far pensare ad una difesa ad oltranza di una tragedia che non c’è (se riferita alla Lombardi Costruzioni !!) e di una crisi che, al momento, non è neppure minimamente ipotizzabile. Capisco che Lombardi parlava sotto l’effetto emotivo e si riferiva al tragico suicidio (ancora tutto da verificare nella sua genesi causale !!) dell’imprenditore di Sala Consilina ma la contestualità e la contemporaneità delle sue dichiarazioni con la speculare precisazione dei sindacati, circa i 23 operai che hanno incrociato le braccia, hanno l’acre sapore della rabbia. E un giovane imprenditore non deve mai, e poi mai, farsi prendere da scatti o moti di rabbia perché non sarebbe né bello né giusto per la holding Lombardi che il sogno familiare delle “Torri del Sole” si sciogliesse come neve…al sole. Ma mi rendo conto di essere andato oltre, forse, con i consigli non pagati. Alla prossima.

2 thoughts on “Cemento/23: Lombardi, fidarsi è bene … !!

  1. Direttore, consideri anche che Lombardi e’ attualmente”consigliato” da Ernesto Pappalardo, che lo ha riposizionato sulla stampa, con il consueto metodo fatto di veline, comunicati, anticipazioni, interviste fornite a giornalisti o testate “amiche”, operando come centro studi ANCE, poi come agenzia di comunicazione, poi come opinionista (visto il ruolo di Lombardi in Jurimpresa, Azianda speciale della CCIAA, mi aspetto novità anche su quel fronte…). L’iniziativa del Sindacato rompe probabilmente la cortina fumogena abilmente alimentata dal nostro per ridare immagine a Lombardi, che e’ attaccato sul fronte associativo, reduce dalle brutte figure con la Salernitana, evidentemente in difficoltà anche con le sue imprese. Si vocifera che Pappalardo, che Lei conosce bene, stia utilizzando gli stessi metodi che gli sono costati la poltrona di portavoce di De Luca, per depotenziare il Direttore di Ance. Mostrare i muscoli con la stampa serve ad affermare: “pubblicate solo quello che vi dico io!”

  2. Ho letto molto attentamente il commento de “Il dottore”. Peccato che sia anonimo perchè sarebbe stato molto bello poter dialogare con lui che dice tantissime verità. E’ vero che Pappalardo è sempre uscito dalla porta ed è sempre rientrato dalla finestra: nel ’95 lasciò inopinatamente Quarta rete (direttore Bianchini) dove era capo-redattore e guadagnava per l’epoca un buon salario, sicuramente più di tanti altri giornalisti impoegnati in testate più affermate; e Alfonso Andria lo prese come addetto stampa in Provincia nel novembre 1995, Angelo Villani lo cacciò nel 2005 dopo dieci anni; Andria lo chiamava “topolino”, Villani non lo chiamava proprio perchè non gli piacevano e non gli piacciono i topi striscianti. Se lo prese allora Agostino Gallozzi che prima lo portò in Assindustria e poi gli fece creare una società parallela per la comunicazione, alla fine se ne liberò anche lui e chiese il piacere al “suo amico de Luca” di sistemarlo in Comune dove subito creò dissapori e malcontenti fino alla rapida ostracizzazione per “manifesta incompatibilità ambientale”. Il Pappalardo conosce ed è amico, si fa per dire !!, di tantissimi giornalisti e di tanti editori salernitani; però quando il sindaco lo sbattette fuori dal Comune (com’è lungimirante Vincenzo in alcune occasioni !!) un solo giornalista lo difese a spada tratta: il direttore Aldo Bianchini. Credo che per questo atto di sincera amicizia il buon Pappalardo non lo abbia mai neppure ringraziato verbalmente. Cose che capitano !! Ora è la volta del mitico Antonio Lombardi che è riuscito a farsi nemici sia Vincenzo De Luca che Edmondo Cirielli, che ha portato al fallimento la Salernitana (cosa che non era riuscito a fare neppure il buon Aliberti, ed è quanto dire !!), che ha spaccato l’ANCE e che, adesso, sembra non paghi neppure i salari agli operai impegnati nell’ardita costruzione delle “Torri del Sole”. Spero solo che quasta volta, quando Pappalardo avrà fatto sprofondare nel buio dell’informazione il furbetto Lombardi non arrivi nuovamente Bianchini a difendere tutti e due. Che ne dice, caro direttore, di questa ricostruzione di fatti veri ed inoppugnabili ? Auguri di buon anno a tutti.

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