Sanza. Arrivano i ladri di fagioli: riempiono il sacco e vanno via

 

Antonio Citera

 

SANZA – Diversi terreni coltivati a ortaggi,  legumi sono stati ripuliti e razziati  dai soliti ignoti. Episodi che nel piccolo centro ai piedi del Cervati si ripetono ogni anno.Storie di ordinaria “vita” potrebbe dire qualcuno e, visti i tempi di crisi, nulla più è al sicuro. Se fino a qualche tempo fa, i ladri commettevano i loro misfatti alla ricerca di denaro e, a farlo erano per lo più professionisti del crimine, oggi le cose sembrano essere cambiate o, per meglio dire sembrano evolversi con i tempi che corrono. La gente ha fame, parecchie persone con i miseri stipendi che percepiscono ( chi li percepisce!! ) stentano ad arrivare a fine mese. Quei pochi danari, spesso sono appena sufficienti a pagare le bollette, tasse, tributi e chi più ne ha ne metta. Una situazione “ tragica” che sovente spinge ( alcuni ) all’arte dell’arrangiarsi alla meno peggio pur di portare a tavola un piatto di minestra. Ecco allora che specialmente in questa stagione, quando gli orti privati pullulano di ortaggi, legumi, frutta, verdura ecc. i soliti ignoti entrano in azione. Nelle ore notturne quando tutto tace, tra le melodie dei grilli e delle cicale, indisturbati con sacco alla mano, scavalcano i cancelli e fanno una raccolta differenziata di tutto ciò che la natura con grazia concede. Peccato solo che quella grazia deriva da un costante e faticoso lavoro del contadino derubato. Furti che ledono l’orgoglio e la dignità di chi con sacrificio e abnegazione ha coltivato quel terreno nella speranza di un raccolto grasso. Ladri che spesso non si accontentano del raccolto ma, bensì, pensano bene di deturpare e rovinare anche le piante recidendole o strappandole con foga animalesca come è successo nei giorni scorsi in contrada Riotorto nella campagna di Sanza in due terreni confinanti, dove probabilmente la stessa mano lesta ha ripulito e rovinato le colture di due ignari e dispiaciuti contadini i quali, recatisi sul posto, con gli occhi bagnati dalle lacrime hanno potuto constatare che la cattiveria non ha limiti. << – Non è giusto – ci dice uno di loro – invece di spezzare tutto e di portare via il mio sacrificio potevano semplicemente chiedermi una busta di fagioli, di pomodori, gliela avrei data con piacere>>. Un danno oltre che economico (poche centinaia di euro) che s’incunea nell’animo desolato di chi si è ritrovato suo malgrado a dover subire l’aggravante dello “sfregio” dettato dalla irrazionale azione di ladri travestiti da vandali o viceversa.

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