Essere madri è una scelta di vita: il martirio materno

Da Luca Roncolato

ROMA – Mercoledì 7 gennaio 2015, giorno successivo all’Epifania 2015, è stata celebrata la prima Udienza Generale del 2015 di Papa Francesco: il Pontefice, nel corso della propria catechesi avente a tema la Famiglia, ha parlato della figura della madre.

Dobbiamo tutti la vita e tante altre cose alle nostre madri – ha detto il Santo Padre – però spesso queste non sono ascoltate o aiutate nella vita quotidiana, anzi, al contrario, sono spesso sfruttate a causa della loro disponibilità.

Neppure la comunità cristiana le valorizza in modo adeguato, nonostante l’esimio esempio della Madre di Gesù. A volte sembra addirittura che la maternità non completi la vocazione della donna, eppure essere madre è una ricchezza per la vita familiare.

Le madri, invece, nell’amore incondizionato e sacrificale per i loro figli, sono l’antidoto all’individualismo, le più grandi nemiche della guerra. È ciò che l’arcivescovo Oscar Romero definì come il “martirio materno”: una dedizione totale, senza clamore, nel silenzio, con la preghiera, e compiendo il proprio dovere. Vivere donando la vita poco a poco come una madre fa per il figlio.

Nei momenti difficili, non è raro trovare nelle madri la tenerezza, la dedizione, la forza morale. Esse sono coloro che danno i primi rudimenti della fede, quelli che si radicano nel profondo; senza di loro non solo ci sarebbero meno fedeli, ma si perderebbe gran parte del calore intimo della propria fede.

Infine, Papa Francesco, dopo aver cordialmente salutato i pellegrini di lingua spagnola, in particolare i gruppi provenienti da Spagna, Messico, Argentina e altri paesi, ha affidato tutte le madri alla Beata Vergine Maria, ringraziandole per quello che sono e ciò che esse offrono per la famiglia e la Chiesa.

Queridos hermanos y hermanas:

En esta catequesis continuamos con el tema de la familia, meditando la figura de la madre. Todos debemos la vida y tantas otras cosas a nuestras madres, pero no siempre son escuchadas ni ayudadas en la vida cotidiana, al contrario, a menudo son explotadas a causa de su disponibilidad.

Ni siquiera la comunidad cristiana las valora convenientemente, a pesar del eximio ejemplo de la Madre de Jesús. Algunas veces, parece que no completa la vocación de la mujer esta maternidad y sin embargo ser madre es una gran riqueza en la vida familiar.

Las madres, sin embargo, en el amor incondicional y oblativo por sus hijos, son el antídoto al individualismo, las grandes enemigas de la guerra. Es lo que el Arzobispo Óscar Romero definió como “martirio materno”: una entrega total, sin aspavientos, en el silencio, la oración, el cumplimiento del deber. Ir dando la vida poco a poco como hace una madre por su hijo.

En los momentos difíciles no es raro encontrar en ellas la ternura, la dedicación, la fuerza moral. Ellas son quienes frecuentemente dan los primeros rudimentos de la fe, esos que calan más hondo; sin ellas no sólo se perderían fieles sino buena parte del calor más profundo de la propia fe.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, en particular a los grupos provenientes de España, México, Argentina y otros países.

Encomendemos a la Santísima Virgen María, a todas las madres, agradeciéndoles lo que son y lo que ofrecen a la familia y la Iglesia. Dios los bendiga.

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