Prosegue il QE della Banca Centrale Europea


Filippo Ispirato
A poco più di un mese dall’avvio del Programma Ampliato di Acquisto di Attività, la Banca Centrale Europea, durante la sua ultima riunione tenutasi in settimana, ha dato un messaggio molto costruttivo ai mercati e agli investitori in merito all’implementazione ed efficacia del programma di quantitative easing, ed alla propria determinazione a perseguirlo. Vediamo nel particolare cosa è emerso dalla riunione periodica tenutasi a Francoforte sullo stato di salute dell’economia dell’Eurozona e sull’efficacia delle azioni della Bce a sostegno della ripresa. Il Presidente della Bce Mario Draghi ha confermato che lo scorso mese l’obiettivo di acquisto di titoli di stato e di espansione monetaria è stato facilmente raggiunto, e ha ribadito con determinazione che gli acquisti “..proseguiranno fino a fine settembre 2016 e in ogni caso finchè non riscontreremo un aggiustamento durevole del profilo dell’inflazione coerente con il nostro obiettivo di conseguire tassi di inflazione inferiori, ma prossimi, a 2% nel medio termine”.
Al momento, inoltre, non si prevedono delle tempistiche future precise in merito ad un’uscita da queste manovre espansive, e una qualsiasi exit strategy sarebbe prematura dati questi obiettivi e la situazione economiaca attuale dell’area euro. Questo in quanto sebbene le aspettative inflattive e il prezzo del petrolio sia siano stabilizzati, la ripresa resta agli albori e permane un’elevata capacità fragilità nell’area dell’euro. Secondo le stime dell’ufficio studi statistici della Bce di Francoforte l’inflazione resterà prossima a zero nel breve per risalire nella seconda metà del 2015 e ritornare prossima prossima a target nell’arco di almeno due anni. Nel confermare che lo scorso mese l’obiettivo di acquisto è stato raggiunto, Draghi ha escluso con fermezza il rischio che nei prossimi mesi si crei un’eccessiva “scarsità” di titoli tale da compromettere la realizzazione del programma. Il Presidente Draghi ha espresso soddisfazione sull’efficacia del Programma di Acquisto nel migliorare non solo le condizioni finanziarie dell’area dell’euro, ma anche il meccanismo di trasmissione della politica monetaria espansiva all’economia reale. Come evidenzia la recente relazione sullo stato di salute del credito bancario europeo, le condizioni creditizie continuano a migliorare specie per le imprese, e prosegue il miglioramento della domanda di credito da un lato, e di erogazione e dell’offerta da parte delle banche ad imprese e privati.

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