IL “TAX FREEDOM DAY” SLITTA DI ALTRI QUATTRO GIORNI, DAL 9 AL 13 AGOSTO.

Da Remo Ferrara
La pressione fiscale rimane ancora su livelli insostenibili e registra, nel 2016, ancora un – sia pur lieve – incremento. Il dato si evince dalle ultime analisi effettuate dal Centro Studi di FederCepi Costruzioni relativamente al giorno in cui si smette di lavorare per pagare le tasse allo Stato. In USA è noto come “Tax Freedom Day”, il giorno dell’anno in cui, saldati i conti con il fisco, si inizia appunto a lavorare per se stessi.
La media-Italia ha registrato nel 2016 un lieve peggioramento: il Tax Freedom Day è “slittato” dal 9 al 13 agosto. «Altri 4 giorni – lamenta il presidente dell’Associazione dei Costruttori Salernitani, Antonio Lombardi – rubati ad imprenditori e professionisti costretti a supportare uno Stato sempre più lontano, sempre meno efficiente, sempre meno efficace nelle azioni di rilancio economico».
Il livello della pressione fiscale in Italia resta intollerabile, con addirittura 19,4 punti percentuali in più della media europea. Lo scorso anno il fatidico giorno in cui si finisce di lavorare per estinguere il proprio debito tributario verso lo Stato era arretrato di ben 11 giorni (nel 2015 il tax free day è caduto il 9 agosto, mentre nel 2014 la data è stata il 20 agosto). Il 2015 ha di fatto segnato una battuta d’arresto sul fronte fiscale per le PMI italiane. Per artigiani e piccole imprese il peso della tassazione complessiva (Total tax rate) è calato di 3, 6 punti percentuali: dal 64,5% del 2012 al 60,9%. Ma nel 2016 vi è stato un lieve incremento (+0,1 per cento), facendo balzare la pressione complessiva al 61%.
«Si continua a parlare di calo della pressione fiscale – è l’amaro commento del presidente Antonio Lombardi – ma ormai il “trucco” è ben noto a cittadini e imprese: per ogni singola, sporadica e spesso trascurabile diminuzione, si creano nuove imposte a compensazione. È anche così, con queste politiche, che si favoriscono fenomeni di elusione ed evasione fiscale, processi di delocalizzazione delle imprese e di esportazione di cervelli e capitali all’estero».
Il Tax Freedom Day varia ovviamente di Paese in Paese e, anche all’interno di ogni Stato, di regione in regione. In India cade il 14 marzo, nel Regno Unito il 30 maggio, negli Stati Uniti il 24 aprile, in Norvegia il 29 luglio.
In Italia come detto la media nazionale è il 13 agosto, ma la situazione non è affatto uniforme in tutto il territorio nazionale. Reggio Calabria ad esempio, è la città con la fiscalità più elevata: si lavora per il fisco fino al 24 settembre, quasi un mese e mezzo oltre la media. Seguono Bologna (19 settembre), Roma (11 settembre) Catania e Firenze (7 settembre), Bari (5 settembre), Napoli (4 settembre).
A Salerno il Tax Freedom Day cade il 31 agosto: vale a dire che ben otto mesi di lavoro su dodici valgono a coprire l’imposizione fiscale.
Il dato migliore – stando all’indagine del Centro Studi FederCepi Costruzioni – si registra a Gorizia, dove il peso delle tasse se di “appena” il 54,4% ed anticipa il Tax Freedom Day al 9 agosto.

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