Banca Monte Pruno: la banca del sorriso

 

 

 

 

 

 

 

Aldo Bianchini

TEGGIANO – A più di qualche lettore potrà apparire strana la definizione di “banca del sorriso” per un istituto bancario che, come nelle sue specifiche e legittime prerogative, pur presentandosi come banca di prossimità e di servizio deve comunque badare a fare finanza ed economia.

            Quando si parla della Banca Monte Pruno è abbastanza facile far passare la denominazione di “banca del sorriso”; del resto il sorriso lo porta stampato sulla sua faccia da sempre il direttore generale Michele Albanese che da decenni regge abilmente e con fermezza le logiche finanziare di quella che in tantissimi indicano come “la sua banca”.

            Michele Albanese è venuto da lontano ed è arrivato carico di esperienza e professionalità (qualità acquisite alla scuola familiare dello zio e del padre) che ha riversato in maniera copiosa sul territorio del Vallo di Diano per poi spiccare il volo verso Potenza, Fisciano e Salerno in una crescita che negli ultimi vent’anni non ha conosciuto ostacoli di sorta.

            Vent’anni fa, esattamente il 21 settembre 1998, la Bcc Monte Pruno di Roscigno e Laurino era sbarcata a Teggiano e si era affacciata all’operoso e ricco Vallo di Diano; ricco non solo sul piano economico ma anche, se non soprattutto, su quello della piccola e media imprenditoria nel campo della zootecnia e della lavorazione del latte; un Vallo che viveva la triste e dolorosa esperienza dell’usura (tante furono le inchieste giudiziarie dell’epoca) e che la Monte Pruno contribuì se non a sconfiggere almeno a limitare con la sua azione di investimento in favore delle piccole e medie imprese nell’ottica della missione fondamentale dell’istituto.

            Ma per arrivare allo sbarco, e prepararlo scientificamente in ogni suo aspetto, fu necessario trovare prima dei ganci solidi, inossidabili, sicuri e affidabili; per farlo Michele Albanese mise in campo tutta la sua abilità e lungimiranza strategica e scelse tre personaggi importanti che negli anni successivi gli sarebbero sempre stati vicini: don Andrea La Regina, Rocco Colombo e Angelo Giffoni, e con loro, e grazie a loro, inaugurò la filiale valdianese di Teggiano.

            Don Andrea La Regina lo colpì per il difficile impegno personale e carismatico che il sacerdote profondeva in una guerra senza esclusione di colpi contro la criminale pratica dell’usura. Albanese intuì che quella era l’unica strada possibile per entrare subito e direttamente nel cuore del problema dell’economia valdianese; con l’aiuto del prelato fondò anche una specifica associazione facendo di quel sacerdote un “prete antiusura” di dimensione e valenza nazionale. Nel corso di questi lunghi anni hanno sempre proceduto insieme e di pari passo e sono cresciuti entrambi; Albanese con la BCC divenuta poi Banca e La Regina nell’ambito della “caritas nazionale” per i meriti acquisiti nella lunga ed estenuante lotta contro l’usura.

            Rocco Colombo, già amico personale da tempo, ottimo professionista della comunicazione, colpì Albanese per la capacità e la facilità con cui permeava anche gli ambienti economici ed i settori professionali di tutto il Vallo di Diano. Diventò presto, Colombo, l’uomo di punta e di maggior riferimento fino a fondare insieme un giornale online “Ondanews.it” (che oggi è tra i più seguiti in campo regionale ed anche oltre) che potesse garantire la maggiore pubblicizzazione possibile di tutta la complessa macchina economica e di investimento della Banca. Accostare il nome di Albanese a quello di Colombo, e viceversa, è quasi come tracciare una strada comune verso il successo. Insomma il duo è una perfetta equazione, dove Albanese sta a Colombo come Colombo sta ad Albanese. Ma, rispetto a don Andrea, Rocco Colombo a mio avviso ha fatto anche di più in quanto è riuscito, negli anni dal 93 al 98, a pianificare la strategia comunicazionale di avvicinamento alla postazione teggianese prima dello sbarco ufficiale. L’occasione venne data dalla Principessa Costanza che, grazie a Rocco, legò indissolubilmente il suo nome e le sue fortune (anche quelle televisive grazie al giornalista della Rai Angelo Raffaele Amelio ed al fratello Enrico Maria Amelio, ottimo presidente della Pro Loco di Teggiano) alla Banca Monte Pruno, almeno fino ai nostri giorni quando un improvviso divorzio li ha momentaneamente (si spera !!) allontanati.

            Angelo Giffoni, il cosiddetto sindaco buono della gente, ormai non più tra noi; venti anni fa diede la spinta giusta e necessaria (sotto l’incalzare di Colombo) per l’apertura della filiale di Teggiano nonostante l’atteggiamento critico dei tanti detrattori dell’iniziativa e denigratori dei personaggi che per l’iniziativa si stavano sacrificando. Distinto, vero signore della politica non politicante, è stato vero amico di Albanese che quest’anno ha voluto ricordarlo con uno specifico premio dedicato alla sua memoria. Un premio che verrà attribuito per la prima volta la sera di venerdì.

            Dunque venerdì prossimo, 21 settembre 2018, in quella che passerà alla storia come “la notte dei soci, dei clienti e degli amici” della Banca Monte Pruno, dalle ore 17.00 in poi, sarà lo stesso Michele Albanese (che si sta riprendendo alla grande da un lungo e fastidioso impedimento fisico) a dare il via alle celebrazioni del ventennale.

            E chi ci sarà insieme a Michele Albanese ? Facile rispondere, sul palco ci saranno i due veri personaggi che sono stati vicini ad Albanese in tutti questi anni: don Andrea La Regina e Rocco Colombo, gli amici di sempre; mancherà, purtroppo, il sindaco della gente Angelo Giffoni.

            Ma mancherà anche la famosa o famigerata Principessa Costanza che da diversi mesi è andata via con il suo nuovo amante dal quale i vertici della Monte Pruno dovranno intelligentemente guardarsi per non cadere nella trappola dei “cosiddetti barbari” capaci di travoilgere tutto e tutti al loro passaggio (ma di questo scriverò in un prossimo articolo); insieme alla Principessa mancheranno anche i fratelli Matera (Corrado assessore regionale al turismo e Biagio presidente della Pro Loco) che scontano, almeno a livello di invito ufficiale, la loro stessa azione politica-organizzativa che ha tenuto lontano la Monte Pruno dalla “tavola della Principessa” in occasione della sua XXV edizione; tavola sulla quale la banca ha riversato molte risorse economiche in questi ultimi 25 anni.

            Ma bando alle chiacchiere; dalle ore 21.00 in poi del prossimo venerdì 21 settembre 2018 la festante Piazza San Cono sarà invasa dalla musica in concerto di Enzo Avitabile e i Bottari di Portico per la gioia dei suoi fans e appassionati. E come sempre quando c’è in gioco la Monte Pruno sarà un successo.

 

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