TRASPARENZA: che fine ha fatto l’interrogazione di tre consiglieri comunali sui “Cinquemila euro al mese di denaro pubblico per accudire ogni anziano in struttura di proprietà del comune, laddove in altre strutture privare costa molto meno della metà”.

Aldo Bianchini

SALERNO – Negli ultimi giorni del vecchio anno ben tre consiglieri comunali (Roberto Celano, Antonio Cammarota e Ciro Russomando) in maniera articolata nel corso di una seduta della Commissione Trasparenza portarono all’attenzione dei singoli componenti la stessa Commissione un problema che, se non ben attenzionato, poteva diventare di una gravità assoluta.

Ma i tre consiglieri non si fermarono alla loro sede istituzionale e resero, con apposito comunicato stampa, di pubblico dominio i loro dubbi su una vicenda a dir poco inquietante:

  • Oggi in Commissione abbiamo palesato dubbi e perplessità sui servizi che si intendono affidare in House alla Salerno Solidale per ulteriori 10 anni ed, in particolare, sui relativi costi. Si rammenta che per poter legittimamente affidare un contratto con modalità in house, avente per oggetto servizi disponibili sul mercato in regime di concorrenza, le Stazioni appaltanti devono preventivamente effettuare una valutazione della congruità economica dell’offerta formulata dal soggetto in “house”, avendo riguardo all’oggetto ed al valore della prestazione. Una tale valutazione non può, evidentemente prescindere, dall’acquisizione ufficiale dei prezzi applicati da Enti concorrenti per prestazioni analoghe. Abbiamo, invero, appreso dai responsabili dell’Amministrazione che non vi sarebbe alcuna analisi accurata in tal senso, nel mentre le risorse che si vorrebbero destinare alla partecipata da convenzione da approvare per i servizi stabiliti apparrebbero spropositati. Espliciteremo nel dettaglio in Consiglio nostre valutazioni su prestazioni ed importi che si intendono sottoporre all’approvazione del Civico Consesso. Non consentiremo neppure che si pensi che si possa speculare sul disagio dei più deboli. Le risorse pubbliche disponibili vanno ottimizzate ed utilizzate per rispondere alle istanze ed esigenze di quanti più bisognosi possibile, senza sprechi e spese folli.   Chiederemo, per questo, con forza a tutti i colleghi di analizzare con attenzione ogni voce della convenzione, evitando di approvare supinamente deliberazioni che apparrebbero pregiudizievoli dei diritti e degli interessi di tanti soggetti deboli che non possono essere assistiti per mancanza di fondi o per uso poco attento di quelli disponibili. Sulla questione andremo, in ogni caso, fino in fondo, interessando tutte le Istituzioni preposte al controllo.       F.to: Roberto Celano , Antonio Cammarota, Ciro Russomando.

 

Era il 27 dicembre 2018 e da quel momento sembra essere calato il silenzio sullo spinoso argomento; è vero che sono passati poco più di quindici giorni ma l’interesse suscitato nell’opinione pubblica per un fatto così serio meriterebbe, almeno, qualche notizia al riguardo anche perché la Commissione Trasparenza (se di quella si tratta) è presieduta da uno dei consiglieri interroganti, cioè dall’avv. Antonio Cammarota.

Come per altri argomenti del passato cercherò di rimanere vigile sull’argomento, visto e considerato che, dopo gli schiamazzi per l’annuncio della notizia, tutta la stampa locale ha già dimenticato il fatto.

Solo per la cronaca ricordo a tutti chi sono i componenti della Commissione Trasparenza del Comune di Salerno: Presidente CAMMAROTA Antonio; Vice Presidente GUERRA Ermanno; Consiglieri CARBONARO Antonio, CELANO Roberto, D’ALESSIO Antonio, DE ROBERTO Paola, FIORE Antonio, LAMBIASE Gianpaolo, MAZZOTTI Lucia, MEMOLI Pasqualina, NATELLA Massimiliano, PETRONE Sara, POLVERINO Fabio, SORRENTINO Luca, STASI Pietro Damiano, SANTORO Dante, STABILE Eugenio e ZITAROSA Giuseppe.

Visto e considerato, infine, che la Commissione Trasparenza, così come tutte le altre Commissioni comunali, non è un gettonificio ma uno dei paletti essenziali per la sopravvivenza della democrazia, faccio appello a tutti i sopra indicati consiglieri di svolgere nel più breve tempo possibile tutti gli accertamenti del caso e di riferire pubblicamente i risultati.

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