Taglio dei tassi negli Usa

di Filippo Ispirato
Per la prima volta dal 2008, anno del fallimento della Lehman Brothers ed inizio della lunga recessione, la Federal Reserve, la banca centrale americana, ha tagliato i tassi di interesse.
Questo in quanto ci sono timori di una crescita globale debole e un’incertezza commerciale che sta raffreddando gli investimenti delle imprese, rallentando il mercato del lavoro e riducendo di conseguenza i consumi.
La Fed ha deciso di tagliare i tassi d’interesse di 0,25 punti, portandoli al 2-2,25 per cento, dal 2,25-2,50.
Una scelta prudente ma allo stesso tempo “resiliente”, annunciata dal governatore Jerome Powell nel corso della conferenza stampa tenuta al termine della riunione del Federal Open Market Committee, il comitato che si occupa di stabilire la politica monetaria.
A determinare il cambio rotta, impensabile fino a dicembre scorso quando ancora si parlava di possibili rialzi nel 2019, sono dunque «i rischi di una crescita globale debole e l’incertezza della politica commerciale».
Per limitare questi timori di frenata dell’economia a stelle e strisce e per favorire e creare le condizioni più adatte per una ripresa è stata presa questa decisione.

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