SANITA’: l’eccellenza del “Pascale” di Napoli a “Buongiorno Benessere” … nota trasmissione televisiva di Vira Carbone

Maddalena Mascolo

SALERNO /NAPOLI / ROMA – Lo scorso 2 febbraio questo giornale ha pubblicato un articolo a firma del direttore Aldo Bianchini dal titolo “ISTITUTO PASCALE: Bianchi e Botti, due salernitani al comando nel contesto del quale veniva messo in evidenza come la gestione amministrativa e scientifica del noto ospedale antitumore fosse gestito da due salernitani doc, dottori Attilio Bianchi (manager) e Gerardo Botti (parte scientifica); una gestione che in questi ultimi anni ha dato la spinta ulteriore e necessaria al rilancio dell’ Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori “Fondazione Giovanni Pascale” con una rinnovata e migliorata immagine non solo in Italia ma anche in tutto il resto d’Europa.

Sulla notizia fino al 2 febbraio poco conosciuta si è attivata, con il solito piglio e professionalità la notissima giornalista salernitana Vira Carbone che conduce sulle frequenze di Rai/1 l’altrettanto notissima trasmissione “Buongiorno Benessere” che ogni sabato mattina illumina gli italiani sul benessere in generale e su come lo stesso benessere può essere messo in stretta relazione con l’alimentazione anche per combattere le malattie più svariate, tra le quali l’insidiosissimo tumore.

Vira Carbone è anche scrittrice; tra le sue opere ricordiamo: “La bellezza a fior di pelle – Creme, impacchi e lozioni naturali da preparare in casa “(2015); “Bellezza da bere. Tisane, infusi ed estratti per il tuo benessere” (2016) e “Il tuo corpo parla” (2018); tutte opere di un certo successo di pubblico.

Vira ha preso la palla al balzo e sabato mattina 15 febbraio (domani) ospiterà nella sua trasmissione il direttore scientifico del Pascale, dr. Gerardo Botti, figlio del profondo Cilento, che è stato nominato in maniera definitiva (era già stato direttore dell’Unità Operativa di Anatomia Patologica e Direttore Scientifico dell’Istituto Nazionale Tumori “Fondazione Pascale” in via provvisoria) dal ministro della salute on. Giulia Grillo (sentito sempre il parere di De Luca) come “direttore scientifico generale” dello stesso Pascale; e lo sarà almeno fino al 2023. E un profondo conoscitore dell’ematologia e per questo è stato anche insignito del “Premio Ferrara” intitolato al professore Aniello Ferrara che si era distinto per le ricerche e gli studi nel campo dell’ematologia.

Nel corso della trasmissione, in onda dalle ore 10.00, le problematiche scientifiche tumorali legate anche alla corretta alimentazione saranno trattate in presenza di un noto chef nazionale.

Dunque è necessario seguire domani mattina, sabato 15 febbraio, la trasmissione “Buongiorno Benessere” su Rai/1 dalle ore 10.00 condotta dalla giornalista Vira Carbone.

 

Nel frattempo il Pascale di Napoli ha collezionato una nuova importante meta contro le liste di attesa; difatti, come giustamente, segnalato dal giornale “Salute e Benessere” molti operatori hanno lavorato anche di domenica mattina 2 febbraio 2020 con la prima apertura in assoluto per alleggerire le famigerate liste, titolando: “Al Pascale di Napoli, trattati questa mattina i primi 25 pazienti. Una mini rivoluzione per venire incontro alle esigenze di ammalati e familiari. Per l’Irccs partenopeo un ulteriore scacco alle liste di attesa

Ma chi può sottoporsi al trattamento domenicale?

Alla domanda risponde Paolo Muto, direttore  della Radioterapia dell’Istituto: “Vengono selezionati i pazienti a cui mancano una o due sedute alla fine del ciclo, pazienti che hanno iniziato il trattamento a metà settimana, pazienti che hanno saltato la seduta per un qualsiasi motivo e pazienti che devono fare una sola seduta con metodica stereotassica con l’apparecchio Cibernknife”; un progetto che punta a migliorare l’accoglienza del paziente e la qualità dei trattamenti con metodiche sempre più sofisticate.

Il direttore generale dr. Attilio Bianchi ha aggiunto che: “Il trattamento radioterapico domenicale è un atto di civiltà nei confronti dei nostri pazienti oncologici reso possibile solo da un grande gioco di squadra in cui sono coinvolti medici, tecnici, infermieri, fisici sanitari e amministrativi. Una piccola rivoluzione che anticipa di poche settimane un’altra piccola rivoluzione: la terapia biologica antitumorale sottocutanea a casa delle pazienti affette da tumore al seno”.

 

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