CORONAVIRUS: EPIDEMIA DA COVID 19:LA CAMERA PENALE ‘’ALFREDO DE MARSICO’’ PRESSO IL TRIBUNALE DI LAGONEGRO(PZ) HA DELIBERATO LO STATO DI AGITAZIONE PER IL PREOCCUPANTE AFFOLLAMENTO NELLE AULE DI UDIENZE.

PIETRO CUSATI

LAGONEGRO – Con nota del 25 febbraio 2020, indirizzata al Presidente del Tribunale di Lagonegro(PZ), Dott. Luigi Pentangelo e al Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lagonegro, Avv. Gerardo Cappelli, la Camera Penale, ‘’ALFREDO DE MARSICO’’, presieduta dall’Avv. Vincenzo Bonafine,considerato che il Presidente della Corte di Appello di Potenza, con apposito provvedimento, ha individuato nella ‘’distanza di almeno un metro gli uni dagli altri”, a tutela del personale amministrativo e degli utenti per accedere negli  uffici di cancelleria. Tale tutela ,secondo la Camera penale,non è prevista per gli avvocati  nelle affollate  aule di udienze penali e civili  che,in mancanza, potrebbe costituire terreno ideale per la diffusione del virus ad avvocati affetti da patologie che ne riducono le difese immunitarie,e ciò a salvaguardia anche dei loro familiari ,clienti,  colleghi,Magistrati e personale amministrativo. La Camera penale ‘’ALFREDO DE MARSICO’’ ritiene che le misure disposte dai vertici locali della Magistratura,sebbene apprezzabili,appaiono inadeguate ,i penalisti chiedono la verifica scrupolosa e l’osservanza ,almeno delle misure già adottate. Anche in altri fori del SUD si registrano prese di posizione per il coronavirus al fine di tutelare la salute non solo degli avvocati ma di tutti gli utenti. A  Napoli a farsi promotore d questa iniziativa,  indirizzata al Ministero della Giustizia, alla Prefettura di Napoli e ai vertici della Corte d’Appello di Napoli e del Consiglio nazionale Forense ,nonché a quelli degli Ordini degli avvocati di Napoli e Nola, è l’avvocato napoletano Riccardo Vizzino. Il motivo: “la degradante situazione che gli operatori del settore sono costretti a subire passivamente e quotidianamente presso gli uffici giudiziari, soprattutto del Sud Italia”…situazione che risulta ancora più preoccupante con la “diffusione epidemica, come quella che attualmente sta dilagando su tutto il territorio nazionale”, dalla nota emergenza sanitaria da COVID-19.    Le strutture ove si svolgono le attività giudiziarie ,secondo l’Avv. Riccardo Vizzino, risultano essere ancor più preoccupanti in situazione di diffusione epidemica,in assenza di ogni forma di tutela e garanzia atte a prevenire il rischio di contagio . Tale situazione  ingenera giustificata apprensione in coloro che quotidianamente sono costretti ad accedervi (magistrati, avvocati, CTU, testimoni, personale amministrativo, parti), minando il sereno svolgimento delle attività giudiziarie. In tali ambienti, già così precari, si affolla quotidianamente una moltitudine di persone ( non solo operatori del diritto) di gran lunga superiore alla capacità contenitiva degli uffici .L’elevata trattazione di udienze da parte di alcuni uffici giudiziari,sostiene l’Avv. Vizzino, soprattutto delle zone periferiche: non è infrequente, infatti,  imbattersi in piccole aule d’udienza condivise da più giudici . A causa di tali disfunzioni organizzative gli avvocati, loro malgrado, se non accalcati nelle aule d’udienza, si trovano costretti ad assembrarsi lungo i corridoi in attesa della trattazione ovvero a sostenere  file innanzi alle cancellerie.

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