il Quotidiano di Salerno

direttore: Aldo Bianchini

Meloni, Gozzini e la presunta cultura di sinistra … e le femministe ?

Aldo Bianchini

SALERNO – Dopo l’attacco sciagurato e inqualificabile di Giovanni Gozzini (“presunto” professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell’Università di Siena) contro l’on. Giorgia Meloni (presidente di Fratelli d’Italia) tutti i partiti politici, per bocca dei loro rappresentanti, hanno protestato chiedendo la testa di Gozzini che, in verità, la sua testa l’ha offerta anche lui prima ancora che il “magnifico rettore” dell’Università di Siena facesse sentire la sua voce (e per la cronaca l’ha fatta sentire pochissimo e in maniera molto flebile). Anche altri mondi, oltre quello della politica, si sono mossi in difesa della Meloni; all’appello mancano per ora le donne delle varie e inutili associazioni femministe, sessiste, scarpe rosse e quant’altro. Finanche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e i presidenti di Camera e Senato e il Presidente del Consiglio dei Ministri, hanno espresso la loro solidarietà verso la Meloni. Insomma tutti a recitare una sceneggiata già vista, e soprattutto a far finta di meravigliarsi per l’accaduto.

Sinceramente mi meraviglio che si meraviglino; mi sorprende il fatto che un po’ tutti fanno finta di non sapere che questo, comunque, è lo specchio della società “culturale” italiana che parte da un assunto sbagliato nel ritenere che la cultura sia tutta e solo a sinistra e nel pensare e credere che la cultura possa anche permettersi il lusso di poter pronunciare impunemente espressioni come: “una rana dalla bocca larga, una vacca, una scrofa” per descrivere e circoscrivere l’intervento finale della Meloni alla Camera dei Deputati per la fiducia a Draghi.

Concordo in pieno con quanto hanno scritto nei giorni scorsi Matteo Carnieletto e Fausto Biloslavo su Il Giornale: se sei donna non puoi (giustamente) essere offesa; se sei donna e di sinistra non si può nemmeno fare satira su di te, ma se sei donna e pure di destra allora puoi beccarti della “zoccola” senza che nessuno dica niente.

E’ un errore storico, e la sinistra manco se ne rende conto; ecco perché può anche capitare uno scivolone, ingiustificabile e imperdonabile, di un docente universitario di sinistra (comunista radicale !!). E’ il risultato pratico di una politica sbagliata, fatta soltanto di retorica e priva di ogni elemento di autocritica.

Con queste premesse non si va da nessuna parte e soprattutto le cosiddette femministe, se non cambiano rapidamente rotta nella qualificazione delle loro iniziative di protesta, sono destinate a sonore sconfitte ed a rifugiarsi nelle pieghe delle sciagurate e offensive quote rosa per entrare in politica e in tante altre branche professionali della vita pubblica.

Qualcuno avanza l’ipotesi che la Meloni e lo screanzato Gozzini si conosceranno presto in tribunale; mi auguro di no, alla Meloni non conviene perché potrebbe avere una ulteriore sgradita sorpresa, soprattutto se a giudicare il caso dovesse essere chiamata una donna-giudice di sinistra.

Nell’attesa di tempi migliori io (socialista !!), unitamente a tutta la redazione, esprimo tutta la solidarietà possibile alla presidente Giorgia Meloni senza minimamente tener conto se sia una donna di destra o di sinistra, ma semplicemente perché “donna”.

2 Commenti

  1. Indignata per il grado di cattiva educazione “tour court” ,di una “persona di cultura!” verso un’altra persona!!!

  2. Il Rettore dell’Università di Siena Prof. Luigi Frati,ha proposto per il docente di Storia Contemporanea il Prof. G. G. che ha insultato la leader di Fratelli d’Italia on. Giorgia Meloni,sospensione dalle funzioni per tre mesi, insegnamento e stipendio compreso.Gli organi dell’Università dovranno pronunciarsi sul provvedimento da adottare.Nelle more il Rettore ha già “sospeso cautelativamente dall’attività didattica” il docente dell’Università. “Dopo aver pubblicamente condannato l’inaccettabile aggressione verbale del prof. G.G. nei confronti dell’on. Giorgia Meloni”, alla quale il rettore “ha espresso personalmente la propria vicinanza e solidarietà”, Frati ha convocato l’Ufficio legale dell’ Ateneo di Siena“per valutare le misure da adottare nei confronti del docente”.“Seguendo le procedure dettate dallo Statuto, ho inviato al Collegio di disciplina la documentazione da esaminare, proponendo per il docente la sospensione dal servizio per tre mesi. In attesa della pronuncia del Collegio di disciplina dell’Ateneo, che si riunirà nei prossimi giorni .il prof. G.G.è stato sospeso cautelativamente dall’attività didattica”. “Gli attacchi volgari e sessisti rivolti all’On. Giorgia Meloni pongono una seria riflessione su quanto questi comportamenti, rivolti spesso alle donne, siano gravi, inaccettabili e da stigmatizzare senza riserve. Abbiamo la necessità di difendere l’onore dell’Ateneo e far sì che l’Università di Siena, a sua volta vittima delle dichiarazioni del prof.G.G. sia difesa nella sua dignità”.

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