Il Ministero della Salute ha adottato il regolamento nazionale per il gioco d’azzardo patologico, le linee d’azione, per la prevenzione,la cura e la riabilitazione della Ludopatia,una dipendenza che colpisce anche i giovani.

 

Dr. Pietro Cusati (giurista-giornalista)

Roma,18 luglio 2021 . Il disturbo da gioco d’azzardo è una patologia che produce effetti sulle relazioni sociali e sulla salute seriamente invalidanti. Può assumere la connotazione di un vero e proprio disturbo psichiatrico ed è a tutti gli effetti una dipendenza patologica. Molti Sindaci in Italia , da alcuni anni, hanno emanato ordinanze  che rendono incompatibili la presenza di sale gioco con luoghi sensibili, tra cui le scuole, la distanza minima che si adotta in genere  per la concessione di una sala gioco è di almeno 300 metri da un istituto scolastico. Una indicazione che vale anche per ospedali, chiese, centri giovanili. Le ordinanze Sindacali hanno ridotto la presenza di slot machine sul territorio nazionale di circa il 50 per cento, con la  negazione dei permessi per l’attivazione di slot machine “nascoste” all’interno di bar e tabaccherie. Con le norme introdotte da alcuni anni, la tutela dei giovani ha previsto anche il divieto di ingresso dei minorenni nelle sale gioco e la divulgazione di informazioni sui rischi del gioco d’azzardo. La Corte Costituzionale ,con la sentenza n. 108, dell’11 maggio 2017, ha  stabilito la legittimità delle  leggi regionali e delle ordinanze dei Sindaci che impongano ulteriori norme restrittive. Purtroppo  con l’imperversare delle giocate on line, via internet, in modalità privata, anche da casa oppure tramite un qualsiasi device smartphone, i giovani hanno a portata di mano la possibilità di accedere a certi tipi di giochi, sconfinando nell’azzardo. “La ludopatia è una dipendenza pericolosa che colpisce anche i più giovani. Il primo passo è riconoscerla ma poi è necessario intervenire: per questo ho firmato  un decreto per l’adozione di un regolamento nazionale per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle persone affette dal gioco d’azzardo patologico”.Lo ha annunciato il ministro della Salute, Roberto Speranza. Quindi  la ludopatia è una dipendenza pericolosa che colpisce anche i più giovani,il primo passo è riconoscerla .Il Disturbo da gioco d’azzardo patologico (DGA) è una patologia che produce effetti sulle relazioni sociali e sulla salute seriamente invalidanti. Può assumere la connotazione di un vero e proprio disturbo psichiatrico ed è a tutti gli effetti una dipendenza patologica. Il  decreto Speranza  prevede che  le Regioni provvederanno a dare attuazione a tali linee d’azione attraverso misure che favoriscano l’integrazione tra i servizi pubblici e le strutture private accreditate, gli enti del Terzo settore e le associazioni di auto-aiuto della rete territoriale locale. Secondo il precedente DSM-IV (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), la prevalenza tra la popolazione adulta varia dall’1 al 3% della popolazione, con una maggiore diffusione tra familiari e parenti di giocatori. L’Istituto Superiore di Sanità stima che in Italia l’azzardo è un’attività che coinvolge una popolazione di circa 5,2 milioni ‘abitudinari’ di cui circa 1,2 milioni sono considerati problematici, ovvero con dipendenza. La pandemia, il lockdown e la chiusura di numerosi esercizi ha influito anche su un fenomeno spesso sottotraccia il gioco d’azzardo patologico. Un fenomeno intorno al quale ruota un business milionario e che coinvolge, secondo le stime, milioni di italiani. Prevenzione, cura e riabilitazione delle persone che hanno sviluppato una dipendenza dal gioco d’azzardo sono al centro del  nuovo decreto  firmato dal ministro della Salute Roberto Speranza. Le Regioni dovranno provvedere  a dare attuazione a queste nuove linee d’azione attraverso misure che “favoriscano l’integrazione tra i servizi pubblici e le strutture private accreditate, gli enti del Terzo settore e le associazioni di auto-aiuto della rete territoriale locale”.

 

 

 

 

 

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