L’Antitrust ha avviato un’istruttoria per valutare la fusione Nexi-Sia perché l’operazione di concentrazione potrebbe portare la nuova entità ad assumere una posizione dominante nel settore dei pagamenti digitali.

 

dr. Pietro Cusati (giurosta-giornalista)

Roma,4 settembre 2021.L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato,l’Antitrust, ha avviato un procedimento istruttorio per valutare la fusione per incorporazione di SIA S.p.A. in Nexi S.p.A. L’operazione di concentrazione coinvolge differenti operatori , sia dal punto di vista della domanda sia da quello dell’offerta e interessa numerosi ambiti del settore dei pagamenti digitali, in particolare i servizi di merchant acquiring, di processing, di emissione delle carte di pagamento, di compensazione al dettaglio dei pagamenti, di trasmissione dei dati interbancari e anche i servizi per la fornitura e la manutenzione degli ATM.La fusione di Sia in Nexi  “potrebbe perciò determinare la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante da parte della nuova entità con effetti di tipo orizzontale, nonché di natura verticale e conglomerale”. “Quanto alla presenza di sovrapposizioni di natura verticale, e di effetti di natura conglomerale, l’offerta dei servizi ATM  potrebbe presentare dei profili di integrazione in particolare con l’offerta dei servizi di processing, risultando i due servizi collegati e spesso abbinati sia a livello di offerta sia in termini di domanda da parte degli esercenti. Vista la natura dei mercati in esame, caratterizzati da significativi elementi di integrazione verticale e conglomerale, si ritiene che l’operazione potrebbe determinare effetti restrittivi della concorrenza nel mercato nazionale nella fornitura di ATM (inclusi software e servizi correlati), che dovranno tuttavia essere approfonditi alla luce della corretta definizione del mercato rilevante, in particolare nella sua dimensione geografica, tenendo anche conto della prassi comunitaria e delle argomentazioni fornite dalle parti”. Il procedimento deve concludersi entro quarantacinque giorni decorrenti dalla delibera del provvedimento. Nell’ambito delle transazioni con carte di pagamento, l’attività di processing consiste in una serie di operazioni che il processor compie a vantaggio delle banche o di altre società che emettono carte di pagamento o che convenzionano gli esercenti . I servizi di processing sono offerti dal processor ai merchant acquirer, e  alle banche, spesso congiuntamente sia ai servizi di merchant acquiring, nei casi in cui le banche non producono in house il servizio di acquiring ma lo acquistano da terzi, sia ai servizi di POS. Essi possono altresì  essere forniti alle banche congiuntamente ai servizi di emissione e personalizzazione delle carte.  Nella sua prassi decisionale, dal punto di vista merceologico, l’Autorità ha definito i servizi di processing quali distinti in due mercati rilevanti:  il processing delle carte di debito nazionali e  il processing delle carte di pagamento internazionali; quest’ultimo in particolare potrebbe, peraltro, essere ulteriormente segmentato a seconda che il processing riguardi le carte di debito o di credito . Dal punto di vista geografico, in passato l’Autorità ha definito tale mercato di dimensione nazionale , rilevando però come nei precedenti anni fossero intervenute alcune modifiche normative, tra cui il c.d. Regolamento MIF9 , che apparivano deporre nel senso di una omogeneizzazione ed estensione dell’area di operatività oltre i confini nazionali tale da delineare un mercato europeo del processing.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *