I piccoli Comuni devono gradualmente recuperare la perdita dei dipendenti persi , più di un terzo del personale,c’è bisogno di una pubblica amministrazione più giovane, formata e più performante per i cittadini.

da Pietro Cusati

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza rappresenta una grande opportunità,  un’occasione storica,il Governo ha raccolto l’allarme dei Sindaci e degli amministratori locali all’assemblea Anci di Parma. Nasce un tavolo di monitoraggio delle misure per rafforzare gli enti locali, coordinato congiuntamente dal Dipartimento della Funzione pubblica e dal Dipartimento degli Affari regionali e le Autonomie, con la partecipazione di rappresentanti del ministero dell’Economia, del Dipartimento per le politiche di coesione, di Regioni, Province e Comuni,per il positivo utilizzo dei fondi Ue.In arrivo  entro il mese di febbraio 2022 le linee guida della Funzione pubblica destinate ai piccoli Comuni, fino a 5.000 abitanti, con i criteri di ammissibilità normativi ed economico-finanziari per candidarsi al Fondo di 30 milioni previsto per ciascuno degli anni dal 2022 al 2026, per le assunzioni a tempo determinato. La piattaforma digitale consentirà a tutti i Comuni aventi diritto di presentare le proprie istanze direttamente online per poi arrivare a un decreto di riparto delle risorse che vedrà il concerto dell’Anci e della Conferenza Unificata. I piccoli Comuni dovranno  trasmettere  le richieste telematiche di personale connesse alle carenze di professionalità strettamente necessarie all’attuazione dei progetti, seguendo le istruzioni contenute nelle linee guida in via di emanazione.  Da lunedì 21 febbraio  2022 parte il  programma per la formazione digitale di base per tutti i dipendenti pubblici ed entro l’estate la partenza delle attività formative sulla transizione ecologica e il Pnrr. L’accordo sottoscritto dal ministro per la Pubblica amministrazione  Renato Brunetta con il ministero dell’Università e la Conferenza dei rettori  consente ai dipendenti pubblici di frequentare corsi universitari e master post lauream a condizioni economiche agevolate.  Per la realizzazione dei progetti finanziati dal PNRR, i Comuni possono assumere professionisti ed esperti in deroga alle regole sul contenimento delle spese nel pubblico impiego. Lo prevede la legge 233/2021 che  introduce una serie di semplificazioni e stanzia risorse per consentire agli Enti locali, soprattutto quelli di dimensioni ridotte, in stato di deficit o situati nel Mezzogiorno, di avere il personale necessario e non rallentare l’attuazione del PNRR. Gli incarichi non possono superare il 31 dicembre 2026 e, in ogni caso, cessano automaticamente con la fine del mandato amministrativo del soggetto politico che li conferisce. Gli Enti devono far fronte a queste spese con risorse proprie, fermo restando il rispetto dell’equilibrio pluriennale di bilancio. I Comuni possono assumere personale non dirigenziale con contratto a tempo determinato per un periodo anche superiore a 36 mesi, ma non eccedente la durata di completamento del PNRR, e comunque non oltre il 31 dicembre 2026.Le assunzioni possono derogare alle norme sul contenimento delle spese in materia di impiego pubblico. La norma, che risponde alle richieste dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), vale anche per i Comuni strutturalmente deficitari o sottoposti a procedura di riequilibrio finanziario pluriennale o in dissesto finanziario. Per agevolare le assunzioni nei piccoli Comuni, con meno di 5mila abitanti, è stato istituito un Fondo da 150 milioni di euro: 30 milioni di euro l’anno dal 2022 al 2026. Per supportare Comuni, Province e Città metropolitane del Mezzogiorno, l’Agenzia per la Coesione territoriale può stipulare  contratti di collaborazione con personale specializzato e professionisti. La misura è finanziata per 67 milioni di euro dal Programma operativo complementare al PON “Governance e capacità istituzionale 2014-2020”.Tale personale svolgerà, in particolare, funzioni di  supporto all’elaborazione di studi di fattibilità tecnico-economica e degli ulteriori livelli progettuali, analisi e predisposizione delle attività necessarie alla partecipazione ai bandi attuativi del PNRR, verifica, controllo e monitoraggio dell’esecuzione dei lavori al fine del rispetto degli obiettivi intermedi e finali previsti dal programma di finanziamento.

 

 

 

 

 

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