Diga di Casalbuono: in onda su Linea Verde Estate (RAI)

 

da Pietro Cusati

Tutti insieme, politici e non, sulla diga di Casalbuono in occasione delle riprese per il servizio televisivo che andrà in onda nell'ambito del programma "Linea verde estate" (Rai/1 e Rai play) il 28 agosto prossimo. Al centro Busillo, Curcio e Cusati.

L’importanza strategica dell’invaso della Diga di Casalbuono (SA). Il Presidente dell’Anbi Campania, Vito Busillo, ha spiegato l’importanza della Diga di Casalbuono (Salerno), per l’agricoltura irrigua e la bonifica dell’area sottesa al fiume Calore-Tanagro ai microfoni del programma “Linea Verde Estate”, per l’edizione che andrà in onda su RAI 1 il 28 agosto 2022 . Il Consorzio di Bonifica Integrale Vallo di Diano e Tanagro, presieduto dal Dott. Beniamino Curcio, ha ottenuto su questa opera, attualmente allo stato di progetto, un finanziamento di 2 milioni di euro e si tratta di una di quelle che meglio risponde alle caratteristiche del “Piano invasi” lanciato da Anbi e Coldiretti in tutta Italia per rendere i territori resilienti al cambiamento climatico in atto. L’invaso sarà costruito all’altezza di Ponte del Re nella parte alta del bacino idrografico del fiume Tanagro, nel tratto montano che porta la storica denominazione di Fiume Calore. L’opera, che sarà realizzata alla quota di imposta di circa 590 metri sul livello medio del mare avrà una capacità di invaso stimata di circa 10 milioni di metri cubi di acqua. Il presidente Busillo, rispondendo alle domande della conduttrice di Linea Verde, Angela Rafanelli e alla presenza dal presidente del Consorzio di Bonifica, Beniamino Curcio ha ricordato come “La presenza in questa valle di un invaso così importante, consentirà la laminazione delle acque verso valle, prevenendo inondazioni in caso di eventi meteo estremi, costituendo al tempo stesso non solo una importante risorsa idrica per il circondario, ma avrà anche funzione di riserva per la traversa di Persano sul Sele”. Il progetto del Consorzio di bonifica del Vallo di Diano è di recuperare l’agricoltura dei piccoli campi, condotti in economia, valorizzando il fagiolo tipico di Casalbuono, coltivato sui terreni lungo la fascia fluviale, e altri prodotti di qualità dell’area.

 

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