Il compositore Nicola Piovani ha portato in scena al Quirinale la sua ultima opera, la cantata: ‘’Il sangue e la parola’’, in prima assoluta. “Non la spada ma la parola illumini la via.”

 

da Pietro Cusati

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha assistito al concerto “Il sangue e la parola”, promosso dalla Corte Costituzionale, che è stato eseguito dall’Orchestra e dal Coro del Teatro dell’Opera di Roma e diretto dal maestro Nicola Piovani. “Non la spada ma la parola illumini la via.” Nella serata di ieri 22 luglio 2022 a Roma , in piazza del Quirinale si è tenuto il Concerto Il sangue e la parola eseguito dal Maestro Nicola Piovani,, con l’Orchestra e il Coro del Teatro dell’Opera di Roma, le due voci di soprano Maria Agresta e Maria Rita Combattelli e la voce recitante di Andrea Pennacchi. La scelta come luogo di esecuzione del Concerto, della piazza del Quirinale, sulla quale si affacciano le due più alte Istituzioni di garanzia, la Presidenza della Repubblica e la Corte costituzionale, che di quei valori sono garanti. Il Concerto – nato da un’idea del Maestro Piovani, promosso dalla Corte costituzionale e organizzato in collaborazione con la Rai e il Teatro dell’Opera di Roma , si è svolto alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella,del Presidente della Corte Costituzionale Giuliano Amato e delle più alte cariche dello Stato e di esponenti della società civile. La Corte costituzionale r incontra la società civile, conoscere, farsi conoscere e promuovere la cultura costituzionale. nel solco delle iniziative intraprese dalla Corte Costituzionale negli ultimi anni , dal Viaggio in Italia, nelle scuole e nelle carceri, fino alla Libreria dei podcast, per riaffermare i valori costituzionali e far crescere, attraverso la conoscenza, una “mentalità costituzionale”. Il sangue e la parola è una Cantata per voce recitante, soli, Coro e Orchestra composta dal Maestro Piovani. Il testo è stato scritto con Paola Ponti ed è liberamente tratto dalle Eumenidi di Eschilo, dalla Costituzione italiana e dai lavori preparatori dell’Assemblea costituente. Nelle Eumenidi, Eschilo celebra i principi della civiltà del diritto, risalenti a oltre 2500 anni fa, quando, nel 621 a.C., la legge ateniese istituì il primo Tribunale della città e si affermò, così, un nuovo ordine, non più affidato alla vendetta e alla violenza ma alla ragione, alla parola, al confronto degli argomenti. Quei principi saranno poi riaffermati nell’Italia del dopoguerra dalle nostre madri e dai nostri padri costituenti, e diventeranno il cuore della Costituzione italiana. L’Opera si ispira, a questi due momenti cruciali della storia, nei quali il sangue lascia il posto alla parola, la vendetta alla giustizia, la guerra alla pace. iLa prima esecuzione di Il sangue e la parola, la nuovissima e inedita cantata di Nicola Piovani, tra i più noti e influenti compositori contemporanei. Un evento unico nel suo genere, in cui il Maestro ha messo  in scena per la prima volta la sua ultima opera nella meravigliosa piazza del Quirinale, in un concerto intitolato Non la spada ma la parola illumini la via. Il  concerto è stato  promosso dalla Corte Costituzionale e realizzato in collaborazione con la Rai e con il Teatro dell’Opera di Roma. Il sangue e la parola è l’ultima fatica di Nicola Piovani, ideatore e promotore della serata: una cantata per voce recitante, soli, coro e orchestra. L’opera è stata eseguita dall’Orchestra e dal Coro del Teatro dell’Opera con due voci soliste, quelle dei soprani Maria Agresta e Maria Rita Combattelli, accompagnate dalla voce recitante di Andrea Pennacchi. Il testo è stato scritto dallo stesso Piovani insieme a Paola Ponti, e si ispira liberamente alle Eumenidi di Eschilo e alla Costituzione italiana,da qui l’idea di eseguire l’opera in prima assoluta proprio al Quirinale.Il tema principale delle Eumenidi è quello della civiltà del diritto: nella sua opera Eschilo esalta i suoi principi, nati nella antica Atene più di 2500 anni fa, su cui si fondano anche le moderne società civili. Era il 621 a. C. quando nella capitale greca venne istituito il primo Tribunale della città, cambiando per sempre le sorti della civiltà: da allora i problemi non si risolvono più con la violenza e con il sangue, ma con le parole e la ragione. Un principio, questo, che sta alla base anche della Costituzione italiana, grazie alla sua riaffermazione da parte delle madri e dei padri costituenti che nel secondo dopoguerra hanno riportato la democrazia in Italia. Così Nicola Piovani si è ispirato a questi due punti fondamentali della nostra storia, che hanno permesso di fondare il nostro Paese su valori importanti come la giustizia e il diritto. Oltre alla nuova cantata sono state eseguite anche  alcune delle opere più apprezzate del Maestro, come La notte di San Lorenzo e La vita è bella che ha ricevuto il premio Oscar.

 

 

 

 

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