Rialzo dei tassi in Eurozona

Da Filippo Ispirato
La BCE rialza i tassi nuovamente, e questa volta dello 0,75. Non sono emerse sorprese rispetto a quanto previsto dai mercati finanziari. La Presidentessa Lagarde non ha dato indicazioni sul tasso ufficiale stimabile come “neutrale” per l’economia o su quello “terminale” a cui finiranno i rialzi, né sulla necessità di portare i tassi in territorio restrittivo. La Lagarde ha tuttavia definito “ragionevoli” le aspettative del mercato, ipotizzando un eventuale rialzo fino al 2%; il ciclo di rialzi che dovrebbe esaurirsi entro inizio 2023 o al massimo entro la pirma metà dell’anno.
Il Consiglio Direttivo conm il rialzo dei tassi ha attuato una mossa che “.. anticipa la transizione dal livello attualmente molto accomodante dei tassi di interesse .. a livelli che assicureranno un ritorno tempestivo dell’inflazione al nostro obiettivo del 2%.
Il Consiglio prevede di aumentare ulteriormente i tassi di interesse nelle prossime riunioni per frenare la domanda e contrastare il rischio di un persistente aumento dell’inflazione, qualora si rendesse necessario.
Questo perchè le previsioni macroeconomiche aggiornate hanno rivisto ampiamente al rialzo l’inflazione in tutto il periodo preso in considerazione: la crescita dei prezzi è stimata a 8.1% per il 2022, in calo a 5.5% nel 2023 e ancora sopra obiettivo a 2.4% nel 2024.  in Eurozona, che quest’anno dovrebbe attestarsi a 3.1%), è stata rivista sostanzialmente al ribasso a 0.9% nel 2023. La BCE ha inoltre elaborato uno scenario avverso, in cui la chiusura totale delle forniture di gas dalla Russia (senza compensazione da altre fonti energetiche né sussidi fiscali) provocherebbe una recessione il prossimo anno (con un calo di –0.9% del PIL).

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *